Torna il "Festival filosofia" e ci insegna a "Ereditare"

Da venerdì 18 e domenica 20 settembre più di duecento appuntamenti a Modena, Carpi e Sassuolo

Festival filosofia

Festival filosofia

Modena, 14 settembre 2015 - Ereditare non significa soltanto ricevere e conservare, ma anche trasmettere, restituire, riconsegnare a quanti verranno in futuro. Ed è proprio tutto incentrato sulla parola “Ereditare” il Festival Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo che – giunto alla quindicesima edizione – si terrà da venerdì 18 a domenica 20 settembre. Sono previsti più di duecento appuntamenti, tutti a ingresso gratuito. Al centro del festival, sarà appunto la diffusa percezione che si sia interrotta una continuità culturale, tanto nei rapporti fra le generazioni quanto nella trasmissione dei saperi e dei valori: “Il dialogo fra il passato e il presente è sotto stress, così come lo sguardo verso il futuro”, osserva Michelina Borsari, direttore scientifico del festival che oggi ha presentato il programma ormai definitivo.

La manifestazione (che dal 2001 allo scorso anno ha contato quasi due milioni di presenze) è organizzata da un apposito Consorzio, di cui sono soci i tre Comuni, la Provincia, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, e le Fondazioni Cassa di risparmio di Modena e di Carpi. A loro si affiancano partner istituzionali, come la Camera di commercio di Modena, la Regione Emilia Romagna e Confindustria Modena, oltre al gruppo Hera, Poste italiane, Banca Interprovinciale e gli otto Rotary club del Gruppo Ghirlandina che offrono una lezione.

Le cinquanta lezioni magistrali nelle piazze saranno dedicate a tempo e memoria, rapporti fra generazioni, patrimonio culturale e debito. Fra i protagonisti, lo storico francese François Hartog e il sociologo Zygmunt Bauman, lo psicanalista Massimo Recalcati e la psicologa Silvia Vegetti Finzi, ma anche il sociologo Richard Sennett, lo scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio, l'egittologo Jan Assmann, l'ambientalista Vandana Shiva e Simone Verde, responsabile per la ricerca scientifica del Louvre Abu Dhabi, oltre a Robert Darnton, direttore della biblioteca di Harvard, con Massimo Cacciari, Umberto Galimberti, padre Enzo Bianchi, Nicla Vassallo, Chiara Saraceno, Michela Marzano, Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà, e i componenti del comitato scientifico Remo Bodei, Marc Augé e Tullio Gregory (che firma anche i menù filosofici).

Ricchissimo il programma delle mostre nelle tre città. A Modena, accanto a “Il manichino della storia”, la mostra kolossal alla Manifattura Tabacchi, con circa 90 capolavori di artisti internazionali, dagli anni '80 ai nostri giorni (fra cui Basquiat, Paladino, Chia, Cucchi e Alex Katz), si segnalano i “Fueros” di Franco Guerzoni alla Galleria Civica e i libri d'artista di Luigi Ontani al Palazzo dei Musei, o l'esposizione dei testamenti di grandi italiani al Palazzo Comunale. Carpi invece dedica una mostra al progetto cinquecentesco che Baldassarre Peruzzi ideò per la cattedrale ed è andato perduto: attraverso tecnologie digitali, si cercherà di ricostruirlo. A Sassuolo, il Palazzo Ducale ospita nella sue sale le “Riprese” di Carlo Mattioli, grande artista di origini modenesi, trapiantato a Parma, in dialogo con la pittura antica e le reliquie del tempo. Numerosi anche gli appuntamenti con protagonisti della musica o della letteratura: per esempio, sabato 19 alle 22 in piazza Grande a Modena Neri Marcorè racconterà “L'ultima generazione analogica”, alla stessa ora a Carpi Niccolò Fabi farà scoprire i “Padri di buone idee”, in un incontro, fra canzoni e parole. Sabato sera nelle tre città si rinnoverà infatti il Tiratardi, con iniziative fino alle ore piccole. Mentre domenica sera alle 21 a Sassuolo 'salirà in cattedra' anche Arrigo Sacchi, “Mister e master”, spiegando il calcio come scuola di vita.

Tutto il programma si può consultare sul sito www.festivalfilosofia.it