Amazon: a Spilamberto apre un centro di smistamento

Apertura entro l'autunno anche a Novara: nei due centri 1.100 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni

I lavori per la costruzione del centro di smistamento Amazon a Spilamberto

I lavori per la costruzione del centro di smistamento Amazon a Spilamberto

Spilamberto (Modena), 18 gennaio 2021 - Amazon, il colosso statunitense del commercio on-line, ha confermato oggi l’apertura, entro l’autunno 2021, di un centro di smistamento a Spilamberto. Per Amazon, quello di Spilamberto sarà un centro di dimensioni intermedie, che riceverà le merci dai più grandi centri di distribuzione e le smisterà sia direttamente ai privati, nel caso si tratti di indirizzi in zona, sia ai cosiddetti “depositi di smistamento”, ovvero centri logistici di dimensioni minori.

Oltre che a Spilamberto, il colosso del commercio on line ha annunciato contestualmente anche l’apertura, sempre nell’autunno 2021, di un nuovo centro di distribuzione a Novara.

“Le strutture – spiegano da Amazon - avranno un impatto sostenibile e saranno alimentate attraverso pannelli solari e sistemi ad alto risparmio energetico in linea con il Climate Pledge, con cui Amazon si impegna a raggiungere zero emissioni di CO2 entro il 2040, con 10 anni di anticipo rispetto agli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi.

Con l’apertura dei due nuovi centri Amazon investirà oltre 230 milioni di euro e creerà 1.100 posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni, garantendo salari competitivi e numerosi benefit sin dal primo giorno. Il centro di smistamento di Spilamberto sarà il secondo sito di questa tipologia aperto da Amazon in Emilia Romagna dopo quello di Castel San Giovanni (Piacenza), e il terzo a livello nazionale.

Vailog srl (Gruppo Segro) è la società responsabile della costruzione del nuovo magazzino spilambertese, in cui saranno creati oltre 200 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato entro il 2023.

Umberto Costantini, sindaco di Spilamberto, commenta: “Quando nel 2018 abbiamo scelto di ospitare il nuovo stabilimento sapevamo che l'occupazione generata sarebbe stata una vera e propria boccata d’ossigeno per la nostra comunità e per un territorio, quello modenese, che allora non aveva ancora recuperato i livelli di occupazione pre-crisi 2008. Questo discorso è valido a maggior ragione oggi che viviamo un momento storico imprevedibile e che nei prossimi mesi ci vedrà far fronte alla disoccupazione post-covid. In questo tempo di incertezza poter contare su questi posti di lavoro certi farà star meglio tante nostre famiglie e di questo sono soddisfatto”. (Marco Pederzoli)