Bper raddoppia il dividendo: "Integrazione di Carige conclusa"

Via libera ai conti 2022 della banca. Utile stabile, ma sopra le aspettative degli analisti

L’amministratore delegato Piero Luigi Montani

L’amministratore delegato Piero Luigi Montani

Modena, 9 febbraio 2023 – E’ un utile considerato stabile, ma al di sopra delle aspettative degli analisti finanziari. Per questo per il Gruppo Bper, il risultato del 2022 si può considerare soddisfacente e spinge i dirigenti a raddoppiare i dividendi per gli azionisti e a pensare ora a un periodo di consolidamento nella posizione raggiunta in campo nazionale (terzo gruppo bancario in Italia per raccolta globale e numero di sportelli).

Ieri pomeriggio infatti, è arrivato il via libera del cda dell’istituto bancario con sede a Modena ai conti del 2022, chiusi con un utile netto contabile di 1,449 miliardi di euro alla luce dell’impatto del "badwill" relativo all’acquisizione di Carige.

Il "badwill", o "avviamento negativo", non è altro che la differenza tra il patrimonio netto che si è andati ad acquistare con Carige e il prezzo che si è pagato. Escludendo le poste straordinarie, si legge in una nota della banca, il dato "adjusted" (prima di interessi, imposte e svalutazioni varie) è pari a 502,8 milioni, stabile rispetto ai 525 milioni di euro dell’anno precedente. L’utile è comunque superiore al consensus degli analisti, che come dato "adjusted" si attendevano un risultato in una forchetta di 450-460 milioni di euro.

Il margine di interesse (la differenza tra interessi attivi e interessi passivi) si attesta a 1,825 miliardi (+21,3%) e le commissioni nette sono pari a 1,942 miliardi (+18,3%). Sul fronte del derisking, l’Npe ratio lordo (la copertura sui crediti a rischio) cala al 3,2% dal 4,9% di fine 2021. Il Cet1 (che rappresente il patrimonio core di una banca,come capitale versato, riserve, azioni detenute) è pari a 13,6% (dal 14,5% di fine 2021).

I proventi operativi netti ammontano a 4.258,4 milioni (1.444,3 milioni nel quarto trimestre), gli oneri operativi sono pari a 2.787,8 milioni (985,2 milioni registrati nel trimestre, di spese per il personale di 1.682,3 milioni (609,8 milioni nel trimestre), impattati da 200,6 milioni di spese straordinarie, che includono costi per 166,2 milioni riferiti all’estensione della manovra di ottimizzazione degli organici già prevista a piano.  Il risultato della gestione operativa è pari a 1.470,6 milioni, di cui 459,1 milioni nel 4° trimestre. Le rettifiche di valore nette per rischio di credito si attestano a 606,6 milioni e includono 19,5 milioni di rettifiche relative alle esposizioni per cassa verso la Russia.

Si dichiara soddisfatto l’amministratore delegato della banca, Piero Luigi Montani: "La solida posizione patrimoniale di Bper ci permette di proporre un dividendo pari a 12 centesimi di euro per azione, doppio rispetto allo scorso anno.

Da sottolineare il positivo completamento dell’integrazione di Banca Carige, operazione che ha visto la sua conclusione a fine novembre con l’atto di fusione e con la completa migrazione dei sistemi informativi. Questo ulteriore processo di consolidamento bancario ci ha permesso di incrementare significativamente i volumi di impieghi e raccolta in territori limitatamente presidiati e di rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento competitivo su scala nazionale, grazie anche a un rilevante aumento del numero di clienti del 20% circa, dai 4,2 milioni precedenti ad oltre 5 milioni attuali".

Il nuovo Piano Industriale 2022-2025 "sta già portando significativi benefici in termini di razionalizzazione della struttura operativa e incremento della redditività". Quanto al futuro, "possiamo ora focalizzarci sul consolidamento della posizione raggiunta da Bper Banca a livello nazionale continuando l’implementazione delle azioni previste dal Piano Industriale" pur "in un complesso quadro macroeconomico".