Modena terza città più cara per il caffè: 1,15 euro

L’osservatorio di Fipe, associazione dei pubblici esercizi, ci mette sul podio: nella vicina Reggio si spendono 90 cent, a Ferrara 1,18

Modena la terza città più cara d'Italia per il caffè (FotoFiocchi)

Modena la terza città più cara d'Italia per il caffè (FotoFiocchi)

Modena, 11 aprile 2022 - La commissione Unesco dell’Italia ha appena bocciato il caffè come bene immateriale di valore universale, ma certo il rito della tazzina al bar resta sempre molto in auge tra gli italiani. Anche a Modena, naturalmente, città tra le "top" per costo della vita nella quale anche l’espresso fuori casa ha costi non contenuti. Una ricerca recente di Fipe, l’associazione dei pubblici esercizi, colloca infatti Modena sul podio (terzo posto) delle tazzine più costose al bar: 1,15 euro a banco quando nella vicina Reggio mediamente è a 90 centesimi. Il prezzo schizza, invece, a 1,18 a Ferrara, prima in classifica. Un "viaggio" tra i baristi del centro storico restituisce un panorama variegato anche se nei locali visitati solo in sparute occasioni si è ancora fermi a quota 1,10 euro per il resto l’adeguamento di 1,20 è realtà. Siamo, dunque, qui in genere appena sopra la media della ricerca realizzata sulla base dei dati dell’Osservatorio prezzi su dati forniti da Istat.

"Noi spiega Iari, barista al Caffè dell’Orologio, ucraino di origine – non abbiamo aumentato i prezzi del caffè, soprattutto per rispetto alla nostra clientela visto che da circa tre anni siamo già a quota 1,20 euro. E questo nonostante il nostro fornitore di caffè i prezzi un po’ li abbia accresciuti, per quanto riguarda i cornetti invece siamo passati a 1,40 euro aggiungendo 20 centesimi perché i nostri fornitori, tutti biologici, hanno aumentato. Certo fa pensare quel che mi dice un amico di Ancona: nelle Marche si lamentano perché il caffè costa 0,90 centesimi, un euro". Un caffè da sempre tra i meno costosi in centro storico lo si consuma al RistrettoCaffè di via Castellaro, regno di Maria Palmieri: "Quando abbiamo aperto avevamo la tazzina a un euro, poi nel novembre scorso ci siamo adeguati a 1 e dieci centesimi, un leggero aumento ma cifra ancora bassa, che i clienti notano. E questo nonostante anche noi abbiamo subito aumenti, penso soprattutto alla vendita delle capsule e cialde: purtroppo le grandi piattaforme internet ci fanno una concorrenza spietata". Caffè a 1,10 anche al Freedom bar di via Canalino: "Noi siamo rimasti a 1,10 – spiega la barista Giusy Orlando – però devo dire che il nostro fornitore il caffè non ce l’ha aumentato. Dunque noi responsabilmente siamo sempre allo stesso costo al pubblico e non facciamo neppure pagare la consumazione al tavolo. Siamo però stati costretti ad aggiungere un euro ai nostri apericena, visti i rincari di carne, olio, farinacei utilizzati".

Pochi metri in centro storico ed incontriamo Antioco Cauli allo storico Bar Molinari, intento ovviamente a caffè e cappuccini di metà mattina: "Abbiamo ritoccato la cifra a 1,20 nei mesi passati dunque la guerra in Ucraina con questi aumenti naturalmente non c’entra. Noi per lungo tempo siamo stati a 1,10, ma poi ci siamo adattati al mercato. Le difficoltà sono dovute soprattutto al covid anche se oggi per fortuna abbiamo ripreso a lavorare". "A Modena il costo del caffè è mediamente elevato – ricordano i baristi della pasticceria Remondini Drinalda Pulo e Andrea Ballestrazzi – ma è cresciuta ogni voce, le materie prime, le bollette, gli affitti, la manutenzione delle macchine del caffè. Il nostro fornitore, un nome storico di grande qualità, ha ritoccato i prezzi e oggi noi siamo a quota 1,20 a banco e 2 al tavolo". Infine Rossella di "Massimo e Rossella" sempre in largo San Giorgio: "Aumenta tutto, il fornitore di caffè ha ad esempio aggiunto 3 euro al chilo, quindi noi da un mese siamo passati a 1,20 mentre abbiamo tenuto il cappuccino a 1,50".