Città più care d’Italia, Modena tra le prime 10

È ’salita’ rispetto a luglio di cinque posizioni: ogni famiglia spenderà 2.102 euro in più all’anno. In regione peggio solo Bologna e Ravenna

Città più care d'Italia, Modena tra le prime dieci

Città più care d'Italia, Modena tra le prime dieci

Modena, 17 settembre 2022 - Bronzo in regione e ’top ten’ in Italia sono i non invidiabili piazzamenti raccolti dalla città di Modena che si conferma come uno dei capoluoghi di provincia italiani con oltre 150mila abitanti più cari in assoluto. È ripresa nel mese di agosto la crescita dei prezzi al consumo per l’intera collettività, che ha fatto un balzo da +8% di luglio fino a + 8,7% il mese scorso. Per effetto del nuovo assestamento prezzi l’Unione nazionale consumatori ha calcolato che una famiglia tipo modenese su base annua si troverà a spendere qualcosa come 2.102 euro in più.

Nella classifica dei capoluoghi italiani che brillano per i rincari Modena in regione è preceduta solo da Ravenna (inflazione agosto + 9,7%) e Bologna (+ 9,5%), mentre a livello nazionale è preceduta da altre 9 realtà. In luglio Modena si piazzava 15esima e, dunque, ha fatto un passo negativo in avanti di cinque posizioni. A dare vento alla vela inflazionistica sono per Modena soprattutto bevande alcoliche e tabacchi con una variazione percentuale tendenziale del + 2,2%, dei servizi sanitari e spese per la salute + 2,6%, trasporti + 10,5% e servizi ricettivi e ristorazione + 8,5%, dove gli incrementi risultano più alti sia della media nazionale che della media regionale. Va meglio invece per alimentari e bevande analcoliche dove, sebbene in incremento (+ 8,9%), la variazione è inferiore sia alla media nazionale (+ 10,5%) che regionale (+ 10,4%). In agosto, nel dettaglio, hanno oscillazioni positive beni energetici (+5,5 %), alimentari (0,9%), durevoli (+1,4%) e altri beni (+0,6%).

Anche il totale dei servizi è in positivo (+0,4 %) con segno "più" per trasporti (+1,5%), servizi non regolamentati (+0,4%), servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (0,3%). La divisione ’Abitazione, acqua, energetici’ (+8,1%) si dimostra quella con l’aumento percentuale più rilevante, con incrementi marcati su gas di rete ed energia elettrica, che ha ormai quotazioni più che doppie rispetto a 12 mesi fa. Fermi gli affitti, la fornitura d’acqua e le spese condominiali. In flessione il gasolio per riscaldamento. Netto segno positivo (+1,2%) per ’Ricreazione, spettacolo, cultura’ dovuta alla spinta data da pacchetti vacanza, pc e tablet, servizi ricreativi e sportivi, tv e stereo, animali domestici e relativi prodotti. ’Alimentari e bevande analcoliche’ (+0,9%) risentono dei rincari in special modo di frutta, latte, formaggi e uova, pane e cereali, oli e grassi. "Mentre l’inflazione erode rapidamente i redditi dei modenesi, fermi al palo, – commenta Marzio Govoni, presidente Federconsumatori Modena – dobbiamo ricordare la diffusa sottovalutazione per la crescita dell’inflazione che si registra anche nel nostro territorio e che ha portato sul fronte dei prezzi ad un laissez faire generale, con crescite spesso ben oltre i reali effetti dei rincari energetici. Incrementi che, ne siamo certi, non rientreranno quando i costi dei beni energetici arretreranno".