Fox Bompani crisi, Enrico Vento: "Qui non si lavora gratis, forzatura della Fiom"

La replica dell’ amministratore delegato dell’azienda al sindacato: "Stiamo affrontando una crisi di liquidità che risale al post lockdown Hanno inciso l’aumento dei costi e la difficoltà a reperire materiale"

Enrico Vento

Enrico Vento

Modena, 15 febbraio 2023 – “Dire che la società ha chiesto di lavorare gratis è una forzatura: Bompani ha potuto pagare solo un anticipo della tredicesima e per le tre settimane del mese di dicembre i lavoratori hanno percepito in questi giorni la cassa integrazione". Non ci sta l’ad di Bompani Enrico Vento, modenese, a far passare la ricostruzione della Fiom su quanto proposto dall’azienda di Ostellato, nel Ferrarese. Il sindacato aveva espresso l’irritazione dei dipendenti dell’azienda di elettrodomestici spiegando che "avrebbero dovuto lavorare gratis per smaltire una commessa da 1200 cucine e con gli introiti pagare un terzo della tredicesima".

La società, replica Vento, "sta affrontando una seria crisi di liquidità che si è manifestata dopo il lockdown. In particolare, ha inciso il forte aumento dei costi e la difficoltà nel reperire i materiali. Non c’è un problema di business. Il portafoglio ordini negli ultimi mesi ha raggiunto anche i 14 milioni di euro, mentre oggi si assesta intorno agli 8 milioni di euro". Per questa ragione da mesi "si sta lavorando a un piano di ricapitalizzazione, un progetto arrivato alle fasi finali e e il cui iter dovrebbe completarsi a giorni. Questo rende meno comprensibile l’atteggiamento assunto dalla Fiom".

Nelle ultime settimane – prosegue Vento – "il percorso di rilancio è stato illustrato sia ai lavoratori che durante la riunione di venerdì scorso. La Fiom ha chiesto infatti un incontro durante il quale Bompani non ha fatto che riconfermare quanto aveva già comunicato direttamente ai lavoratori. Invece la riunione sembra servita a strumentalizzare le dichiarazioni ed è parso evidente il tentativo di creare ad arte un pretesto di scontro, il quale si è concretizzato con una aggressione verbale e minacce a una rappresentante della società".

Ma qual è stata la proposta dell’azienda? "Bompani aveva già comunicato ai lavoratori di volere riavviare la produzione per soddisfare l’ordine di un importante cliente e che a seguito della spedizione ciò avrebbe consentito di pagare parte degli stipendi in sospeso. La società, infatti, ha potuto pagare solo un anticipo della tredicesima e per le tre settimane del mese di dicembre i lavoratori hanno percepito in questi giorni la cassa integrazione. Abbiamo sempre pagato i salari, sebbene la liquidità sia un problema che si trascina da tempo".