Maserati Modena: assunzioni in arrivo

Per il nuovo gioiello del Tridente arrivano ordini da tutto il mondo: "Sforniamo due modelli al giorno, vogliamo arrivare a sei"

La Maserati Mc20, progettata dai giovani ingegneri del Maserati Innovation Lab

La Maserati Mc20, progettata dai giovani ingegneri del Maserati Innovation Lab

Modena, 27 aprile 2021 - La fabbrica è carica di storia, ma da quei capannoni adesso esce una delle supercar più ammirate e prestazionali del mondo. La MC20, nata e cresciuta con il lavoro assiduo durato anni dei giovani ingegneri del Maserati Innovation Lab, adesso è lì sulle linee di produzione con attorno 250 operai tornati al lavoro dopo la cassa integrazione. E quindi, a pieno regime, da Modena, storica sede della Maserati, uscirà la Maserati più iconica

Si sa che le sorti del glorioso marchio del Tridente sono legate ai volumi più grandi assicurati da Ghibli e Levante che vengono prodotti nello stabilimento di Grugliasco che porta il nome dell’avv. Giovanni Agnelli. Ma Modena resta il cuore tecnologico, quello che mette a punto le tecnologie più avanzate, e che sforna un’auto da sogno come appunto è l’MC20 premiata anche di recente come "Best of the Best" ai Red Dot Awards 2021 nella categoria product design. Per produrla sono state profondamente riviste le linee dello stabilimento di Ciro Menotti e, per la prima volta nella storia del Tridente, è stato realizzato un intero impianto di verniciatura, l’unico che nella fabbrica utilizza i robot che consentono innumerevoli personalizzazioni secondo le indicazioni dei clienti.

Qui nasce anche l’innovativo motore Nettuno, l’inedito propulsore V6 della super sportiva realizzato interamente da Maserati. Quello che conta è che nei capannoni della storia si torni a lavorare a pieno regime. E così è. C’è da far fronte agli ordinativi che stanno arrivano da tutto il mondo per il nuovo gioiello. Per questo già dalla fine del 2020 sulle linee si sta assemblando la nuova MC20. Per ora la cadenza è di due vetture al giorno ma, come spiegano dall’azienda "contiamo di passare a breve a sei vetture giornaliere". Anche se non sono ancora stati chiariti i dettagli, a breve sarà necessario l’inserimento di nuova forza lavoro per riuscire a rispettare i tempi di consegna: "Nei prossimi mesi si conta di aumentare il numero di addetti dedicati alla produzione". Dal quartier generale della Maserati c’è una certa dose di ottimismo nel commentare i risultati ottenuti in queste prime settimane e il recente accordo con i sindacati che ha portato alla chiusura del contratto di solidarietà che era stato aperto a fine 2018: "La produzione della nuova vettura è già stata avviata da alcune settimane – spiegano da viale Ciro Menotti – e ora si va avanti ancora di più".

L’impatto è molto positivo su tutta l’organizzazione del lavoro dentro lo stabilimento storico dove ora, oltre all’assemblaggio, si esegue l’intero ciclo produttivo compresa la produzione i motori e la verniciatura, due fasi che in passato venivano realizzate alla Ferrari di Maranello". Positive ma improntate a prudenza le reazioni dei sindacati. La Cisl saluta con favore l’annuncio della chiusura della cassa integrazione "frutto di un paziente lavoro sindacale che ha portato a una macchina di straordinaria qualità interamente progettata e prodotta a Modena – come il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale, Giorgio Uriti –. Questo è stato possibile grazie alle competenze e professionalità delle maestranze Maserati, che non hanno mai smesso di fare formazione". Da parte della Uil si sottolinea il rilancio del marchio: "In un settore industriale in grande trasformazione, anche dal punto di vista occupazionale – dice il segretario generale Uilm, Alberto Zanetti - possiamo dire che oltre ai posti di lavoro si è rilanciato un intero marchio che torna alla grande sul mercato". La segreteria provinciale Uilm e delegati ringraziano tutti i lavoratori del Tridente "per i sacrifici fatti e tutti quelli che hanno reso possibile questo risultato".

Più guardinga la Fiom che riconosce il momento di svolta : "Non abbiamo esaurito le preoccupazioni per il futuro – spiega la segretaria di Fiom, Stefania Ferrari –. Maserati ha chiamato le Rsa e i sindacati per chiudere il contratto e comunicare il momento di svolta. È sempre un buon incontro quando si parla di notizie positive".