Motor Show trasferito a Modena, l'ad Fantuzzi. "Sì, l'idea c’è"

Favorevole anche Renzo Servadei, amministratore delegato di Autopromotec. "Proposta interessante"

Selvaggia Lucarelli al Motor Show (foto Schicchi)

Selvaggia Lucarelli al Motor Show (foto Schicchi)

Modena, 20 gennaio 2018 - Il rombo dei motori e i giochi di luce, poi c’erano le ragazze, e ancora, l’odore di gomma bruciata, lo stridere dei pneumatici. Il Motor Show era tutto questo, una gioia per gli occhi e le orecchie di piccoli e grandi appassionati. Auto scintillanti, veloci come il vento sfrecciavano sulle piste dell’area 48 di Bologna Fiere. Dal prossimo anno tutto rischia di scomparire: al suo posto è in progetto un nuovo capannone.

Forse è anche questa una delle ragioni per cui il salone motoristico potrebbe traslocare a Modena dal prossimo anno. Dopo la notizia anticipata ieri dal Carlino, arrivala conferma, anche se non ufficiale dall’ad modenese, Paolo Fantuzzi ai microfoni di Radio Bruno: "La questione è stata affrontata nel corso del cda di Bologna Fiere – spiega – ma si è trattato di una chiacchierata a livello di strategie aziendali, non c’è ancora nulla di concreto".

Al momento lo storico ex proprietario del Motor Show Alfredo Cazzola preferisce tacere sull’argomento: "Non conosco la situazione, non voglio entrar nel merito di ciò che ancora non so". Dello stesso avviso Giada Michetti ex amministratore delegato della società francese Gl Events, responsabile dell’organizzazione dal 2007 al 2015: "Evito di parlare, per non recare danno a realtà che non conosco". Il 2017, si sa, è stato un anno di leggera ripresa per la fiera motoristica dal punto di vista dei visitatori e della percezione esterna, i numeri però sono impietosi ed i costi troppo alti, raccontano un rosso di 1,7 milioni di euro.

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Il piano quinquennale di investimenti da 90 milioni messo in campo per il rilancio del Motor Show mette di buon umore però Renzo Servadei, amministratore delegato di Autopromotec. "L’idea mi sembra piuttosto interessante, resta da vedere come verrà declinata, come entreranno in gioco i sottili equilibri economici che ci sono in ballo". Continua poi sulla questione area 48: "Per noi l’ultima edizione fieristica è stata positiva, il padiglione 32 era pieno, grazie anche alla resa dinamica che abbiamo cercato di dare alla nostra esposizione". E pare essere proprio questa dinamicità il segreto del successo di una fiera in piedi da decenni: "Il Motor Show aveva la particolarità delle gare dal vivo, i saloni auto sono in crisi a livello globale e la perdita di questo aspetto sarebbe sicuramente dannosa".

L’Emilia-Romagna "è una regione unica, ha il vanto di essere la culla della motor valley, marchi automobilistici famosi in tutto il mondo, a cui vanno aggiunte le aziende di componentistica e attrezzatura meccanica, un tessuto produttivo dal tasso di esportazione altissimo che non dobbiamo dimenticare".