Fiumi Modena, la piena più lunga. Riaprono i ponti

La piena del Secchia transita regolarmente, una dozzina di persone evacuate. Bonaccini: "Chiederemo lo stato di emergenza"

Un’immagine dall’alto di Marco Amendola di inmediapress.it

Un’immagine dall’alto di Marco Amendola di inmediapress.it

Modena, 14 maggio 2019 - Ancora almeno due giornate potenzialmente a rischio, di allerta insomma, quelle di oggi e domani, con l’attenzione generale spostata però maggiormente verso la Bassa, dopo che ieri la grande piena del Secchia, paragonabile a quella del 2017 e forse anche qualcosa di più, ha tenuto sulle spine soprattutto il territorio cittadino (foto).

Sono stati riaperti intorno alle 15 di oggi, in anticipo di qualche ora sui tempi previsti, Ponte Alto, a Modena, e il ponte dell'Uccellino, tra Modena e Soliera.

Restano, invece, chiusi, sul Secchia, ponte Motta a Cavezzo, ponte Pioppa a Rovereto e tutti gli altri ponti di competenza della Provincia fino a Concordia, tranne il ponte Bacchello a Sozzigalli che è rimasto sempre transitabile.

Il ponte di Navicello vecchio, sul Panaro, di competenza della Provincia, era stato riaperto già nelle prime ore della mattinata, mentre alle 13 è tornato transitabile, dopo la pulizia della strada, anche il ponte di via Curtatona sul torrente Tiepido.

I tecnici del settore Lavori pubblici del Comune di Modena, inoltre, stanno effettuando in queste ore i sopralluoghi necessari per avviare, già dalla notte tra giovedì 16 e venerdì 17 maggio, se le condizioni meteo lo consentiranno, l’intervento di ripristino dei danni causati sulle strade comunali dalle precipitazioni intense.

I lavori, che saranno effettuati di notte per impattare il meno possibile sulla circolazione, hanno l’obiettivo di garantire la sicurezza degli utenti e riguarderanno, in via prioritaria, la rete delle tangenziali nei tratti di competenza del Comune (dalla rotonda del Grappolo alla Sacca, in entrambe le direzioni) e le vie Albareto, Canaletto (nei tratti comunali), via Emilia ovest e via Emilia est, via Vignolese. Si tratta di un intervento in emergenza in vista di quello di manutenzione straordinaria programmato per i prossimi mesi.

In seguito all’allagamento del Comune di Campogalliano risultano al momento evacuate una dozzina di persone. Piogge e maltempo hanno determinato diffusi disagi sulla viabilità stradale a causa di frane e dissesti. 

Le previsioni 

Questo maggio dai tratti invernali si è portato dietro tutti i problemi che di solito la nostra provincia vive proprio nei mesi più freddi e piovosi, riattivando il viavai di tecnici, volontari, forze dell’ordine e militari a Marzaglia, dentro al Centro unificato di Protezione civile (foto).

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Lì, alle cinque del mattino, è stato indetto un primo summit di giornata con anche i sindaci dei Comuni interessati dal passaggio della piena, così come nello stesso edificio si monitora costantemente l’andamento complessivo di questa fase critica.

Proprio a Marzaglia abbiamo parlato di quanto sta succedendo nella nostra rete idrica con Rita Nicolini, responsabile della Protezione civile per l’intera provincia: «Quella che ci troviamo di fronte – spiega Nicolini – è una piena molto simile a quella del 2017, come portata, ma che più a valle – dunque nella Bassa, ndr – potrebbe assumere dimensioni ancora maggiori, questo nelle prossime due giornate – dunque, come detto, oggi e domani, ndr –, quando l’acqua potrebbe anche raggiungere livelli superiori a due anni fa».

Tant’è che proprio ieri, mentre si seguiva chilometro dopo chilometro il passaggio della piena, i militari dell’Esercito venivano mandati nella Bassa: «Forze in più – prosegue Nicolini – che andranno ad aggiungersi al già ampio numero di addetti della Protezione civile, di vigili del fuoco, di forze dell’ordine e di tanti volontari già operativi da ore sul territorio». C’è un aspetto che rende questa piena particolare, nel senso di differente rispetto a quelle a cui (ahinoi) ormai siamo abituati da anni: la lentezza.

Il passaggio dell’enorme massa d’acqua (video) ci sta mettendo più del solito ad attraversare il territorio. Ciò è dovuto prevalentemente alla perturbazione che ha interessato la nostra provincia a inizio mese, quando in montagna è addirittura ricomparsa la neve... a maggio. Proprio lo scioglimento e più in generale l’afflusso di acqua dalle zone più alte stanno portando a questo effetto più rallentato, rispetto a quando le piene si registrano nei mesi autunnali o invernali. 

Bonaccini pronto a chiedere lo stato d'emergenza nazionale

Alle 13,30 l'arrivo di Bonaccini (VIDEO) a Cesena: "Livelli di piena mai toccati - dice il governatore - ringrazio tutti per il lavoro. Chiederemo lo stato di emergenza nazionale. Qui ci si lamenta poco e ci si rimboccano sempre le maniche. Abbiamo chiesto aiuti economici ma se non arrivassero la Regione entrerà in campo con le proprie risorse".

Emergenza fiumi, ore di paura nella Bassa Modenese, scuole chiuse

Massimo stato d’allerta e la popolazione si riversa sugli argini dei fiumi, Secchia e Panaro, per controllarne da vicino il livello.  Da Bastiglia a Bomporto passando per le frazioni e giù fino a San Prospero, Cavezzo, Concordia, San Possidonio si aspetta con angoscia il passaggio della piena.  Dopo la chiusura delle scuole, ieri, a Bastiglia e Sorbara, oggi si replica, e resteranno chiuse anche le scuole nei comuni definiti ‘rivieraschi’ di San Prospero, Cavezzo, Concordia, San Possidonio. Località, queste, dove ieri, a fianco dei tantissimi volontari di Protezione Civile, in tutto 400 dislocati in provincia, hanno lavorato i militari del Reparto Comando e Supporti Tattici del Distaccamento della Brigata Aeromobile Friuli di Bologna. Uomini e mezzi dell’Esercito, coordinati dal Comando Forze Operative Nord di Padova, che su disposizione della Prefettura hanno pattugliato gli argini di Cavezzo e San Possidonio. .

Dissesto sulla Provinciale 33 di Frassineti nei pressi di Pavullo

In un tratto della strada provinciale 33 di Frassineti, nei pressi di Pavullo (km 6+400) si è aperta questa notte una significativa fessurazione della sede viaria, probabilmente causata dal maltempo. Per ragioni di sicurezza è stata disposta la circolazione a senso unico alternato e limite di velocità di 30 km/h. Questa misura consente ai tecnici, impegnati sul posto, di valutare l'evolversi della situazione e predisporre in tempi rapidi un piano straordinario d'intervento di ripristino della sede stradale. Si raccomanda, quindi, prudenza.

La fessurazione che ha investito la strada provinciale Frassineti
La fessurazione che ha investito la strada provinciale Frassineti