Tromba d'aria a Carpi: "Così si è trasformata in un tornado"

Cavazza (Aeroclub Fossoli): "Vento oltre i 300 chilometri orari". Danni incalcolabili alla struttura costruita dopo il sisma e ancora da inaugurare. Scoperchiate anche tre abitazioni e alberi sradicati mentre un traliccio abbattuto ha provocato un rogo

Il testimone Eugenio Scacchetti mostra la stazione meteo

Il testimone Eugenio Scacchetti mostra la stazione meteo

Carpi (Modena), 20 settembre 2021 - Uno scenario apocalittico (video), quello che si può vedere nei film e nelle news statunitensi. Invece tutta quella devastazione era a pochi chilometri di distanza da Carpi, a Fossoli. Una violentissima tromba d’aria si è abbattuta improvvisamente sulla frazione e, nello specifico, sull’AeroClub di Carpi-Budrione. Quello che ne resta è un groviglio di lamiere a terra, sparse ovunque anche a distanza di oltre un chilometro lungo le campagne circostanti. Un disastro senza precedenti per l’aeroporto cittadino: sette i velivoli distrutti, così come l’hangar e fortemente compromessa anche la nuovissima Club House del 2020. I danni sono incalcolabili (video), ma per fortuna le persone presenti al momento del tornado, che si sono rifugiate nella struttura, in bagno e dietro i divani, non hanno riportato ferite significative, solo qualche botta, oltre ad una grande paura.

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Il testimone Eugenio Scacchetti mostra la stazione meteo
Il testimone Eugenio Scacchetti mostra la stazione meteo

"In meno di trenta secondi è volato via tutto – spiega il presidente dell’AeroClub Franco Cavazza (video–. Erano le 17, stavamo tranquillamente parlando quando in lontananza abbiamo visto quella che reputavamo una ‘piccola’ tromba d’aria, tra l’altro rara in questo periodo dell’anno. In meno di un minuto abbiamo realizzato che si trattava di un tornado che stava arrivando su di noi. Eravamo in cinque o sei, siamo scappati dentro ai nuovi uffici ma è contato poco perché ha distrutto tutto, ma almeno ci siamo salvati. La struttura è nuova, del 2020, costruita con il sostegno della Regione post sisma: causa Covid dovevamo ancora inaugurarla e speravamo di farlo a breve. Per fortuna era antisismica: altrimenti non ci saremmo più. Non resta più niente. I danni sono incalcolabili: il vento ha aperto il portone dell’hangar e ha trascinato via sette aerei, due sotto la struttura, altri lanciati nelle campagne. Distrutti, come le macchine parcheggiate qui. Stiamo ancora cercando un portellone, non sappiamo dove sia".

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Appena cinque minuti prima era decollato un mezzo, "ma per fortuna non è stato intercettato – prosegue il vice presidente Corrado Bedogni – altrimenti sarebbe crollato a terra". "Per molto tempo l’attività di volo resterà ferma – continua Cavazza – occorre verificare i danni, sgombrare la pista. Un disastro, siamo rovinati, ma vediamo anche tante persone presenti per darci una mano (video)". Eugenio Scacchetti, socio del Consiglio direttivo, era presente e mostra la stazione meteo: "L’antenna si è rotta sui 99 nodi, ma reputiamo il vento abbiamo raggiunto oltre i 300 km/h". Sul posto erano presenti tutte le forze dell’ordine, oltre ai vigili del fuoco: un pezzo di tetto, lanciato come una scheggia, ha spezzato un traliccio dell’alta tensione che cadendo a terra ha innescato un incendio che ha coinvolto le rotoballe secche. Frammenti di alluminio si sono fermati anche sulle vicine rotaie della ferrovia, con la conseguenza che i treni viaggiavano ‘a vista’ per individuarli. Vari gli alberi sradicati e piegati dalla furia del vento, mentre nella Bassa è comparsa anche la grandine. Presenti gli assessori Truzzi e Artioli e il sindaco Alberto Bellelli: "Sembra che sia esplosa una bomba, danni sconvolgenti. Questo è il momento dell’emergenza: tre abitazioni hanno subito forti danni al tetto, che si è scoperchiato. Abbiamo attivato il Coc per dare assistenza per la notte (5 le persone prese in carico), e materiali e mezzi alle famiglie colpite. Nei prossimi giorni valuteremo a livello istituzionale quali saranno le strade da percorrere".