Olimpiadi oggi Italia: Paltrinieri, il cuore non basta. Quarto nei 1500 di Finke

Come negli 800 Greg parte forte e prova a dettare il ritmo, ma a 200 dal traguardo si stacca dal terzetto di testa e perde il treno per le medaglie. Il 5 agosto la 10 km

Gregorio Paltrinieri, Tokyo 2020 (foto Ansa)

Gregorio Paltrinieri, Tokyo 2020 (foto Ansa)

Tokyo, 1 agosto 2021 - C'è mancato poco, soprattutto è mancato il fiato alla fine. «Stavo sputando sangue» dirà Gregorio Paltrinieri dopo il traguardo, e c'è da credergli. Anche se il rimpianto aumenta per una finale dei 1500 stile libero vinta dall'americano Robert Finke, che da outsider ha portato a casa due ori, e che Gregorio senza passare attraverso la mononucleosi avrebbe potuto tranquillamente far sua, cinque secondi sopra il tempo nuotato a Rio. Per il campione carpigiano un quarto posto dopo una condotta di gara della quale ha poco da rammaricarsi: semplicemente negli ultimi 300 metri gli altri (Finke primo, Romanchuk secondo e Wellbrock terzo) ne avevano di più.

Olimpiadi: la giornata del 1 agosto a Tokyo

Gregorio Paltrinieri medaglia d'argento negli 800 stile (Ansa)
Gregorio Paltrinieri medaglia d'argento negli 800 stile (Ansa)

Fabrizio Antonelli, il suo allenatore, si sbraccia dalle tribune, sventola l'asciugamano per incoraggiare il suo atleta, gli indica la corsia più lontana, la 3, per fargli capire che è Wellbrock che sta facendo il ritmo. Una gara veloce ma non velocissima, ai 1200 il record del mondo è già lontano più di 6'' però Wellbrock e Romanchuk iniziano a martellare e Paltrinieri indietreggia. Ai 1300 Greg è a oltre un secondo da Finke che occupa il terzo posto, testa a testa con Wellbrock e Romanchuk. È il tedesco ad accelerare in maniera impressionante negli ultimi 100 metri. Paltrinieri non ne ha davvero più e si stacca definitivamente ed è Finke, esattamente come negli 800 metri, a nuotare un'ultima vasca impressionante sotto i 26 secondi, chiudendo in 14'39''65. Paltrinieri è quarto a 14'45''01. Appuntamento in mare, nella notte tra 4 e 5 agosto. LE DICHIARAZIONI. «Ero il massimo che potevo fare – racconta Paltrinieri – ma non ne avevo per stare coi primi tre. Avevo capito che la gara stava prendendo una brutta piega, perché io ero al massimo dall'inizio e di solito non pianifico così i 1500. Ovviamente mi dispiace di non essere arrivato a Tokyo al massimo della forma, ma ho dato il massimo: non mi accontenterei mai di nuotare 14'45'', ho nuotato sotto i 14'40'' un sacco di volte, ma oggi non potevo farcela». Colpa ovviamente del mese passato a guarire la mononucleosi: «Se si vincesse solo di testa nessuno si allenerebbe. Invece si vede che a me mancano degli allenamenti, la malattia mi ha tolto tanto. Comunque complimenti ai miei avversari, si sono meritati le medaglie».