Coronavirus, Ferrari fa il test a dipendenti e famiglie

L’azienda si è affidata al grande network di analisi medica Lifebrain: già 300 le persone che si sono sottoposte all’esame sierologico

Ferrari, pronti i test anti-Covid-19

Ferrari, pronti i test anti-Covid-19

Modena, 11 aprile 2020 - Con il test sierologico si potrà stabilire per ogni dipendente che entra in azienda se è affetto da coronavirus. Oppure se è già stato contagiato in passato (magari senza neanche saperlo perché asintomatico) e ha sviluppato anticorpi.

E’ Lifebrain – il più grande network italiano di analisi medica con 300 tra laboratori e centri prelievo distribuiti in 16 regioni – uno dei protagonisti di ‘Back on Track’ (Torna in pista), il progetto messo a punto dal Cavallino per riavviare la produzione salvaguardando la salute dei lavoratori.

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La squadra del Cavallino potrà contare su migliaia di testi sierologici (per i 4mila dipendenti più, in una seconda fase, i rispettivi familiari) e sul supporto di un team dedicato di circa 40 persone tra operatori sanitari e personale di back office.

I test, considerando che la riapertura in teoria è prevista per martedì dopo Pasqua (anche se mentre andiamo in stampa è probabile una proroga fino al 3 maggio), sono cominciati giovedì e hanno già riguardato circa 300 dipendenti. L’esame viene proposto su base volontaria. "I dati sono trattati nel pieno rispetto della loro privacy", spiegano dal Cavallino. In una fase successiva i test sierologici verranno estesi ai familiari dei dipendenti e ai fornitori che frequentano i luoghi di lavoro aziendali, sempre su base volontaria.

"L’analisi sierologica – sottolineano da Lifebrain – è uno strumento fondamentale nella lotta al Covid-19 in quanto si pone l’obiettivo di indicare, a seconda del tipo anticorpi specifici contro il virus, se è in atto un’infezione acuta oppure se l’organismo è venuto a contatto con il virus nel passato. Nel caso in cui l’esito del test richiedesse un approfondimento, verrà effettuata un’analisi molecolare con tampone".

Il direttore generale del network Riccardo Manca riferisce che "contiamo di effettuare i test con una tempistica prevista di 2-3 settimane. I test verranno analizzati presso l’hub veneto di Lifebrain a Limena (Padova), dalla fase di routine a quella molecolare". E per garantire "il massimo livello di efficienza abbiamo costituito un team dedicato in loco di circa 20 persone tra infermieri, personale di accettazione, medico e direttore tecnico, responsabile medicina del lavoro". Entra nel vivo dunque il progetto della Ferrari per riaccendere i motori, un piano nato dalla collaborazione con un pool di virologi ed esperti (tra cui il professor Roberto Burioni) e patrocinato dalla Regione.

Il piano è strutturato in diverse fasi. La riapertura delle sedi di Maranello e Modena, lo screening dei dipendenti, su base volontaria, con esami del sangue mirati a verificarne lo stato di salute, è infine l’opportunità per ciascun collaboratore di servirsi di una App per avere un supporto medico sanitario nel monitoraggio della sintomatologia del virus.

Il Cavallino si impegna inoltre in caso di positività a mettere a disposizione una copertura assicurativa specifica oltre a un alloggio adatto all’autoisolamento, con assistenza medica e infermieristica a domicilio e anche supporto di materiale sanitario.

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