Giuseppe Conte alla Festa dell'Unità di Modena tra gli applausi del popolo Pd

Folla di persone per il 'debutto' del presidente del Consiglio a una Festa dell'Unità. I volontari: "Siamo con lui"

Il premier Giuseppe Conte alla Festa dell'Unità di Modena (Foto Fiocchi)

Il premier Giuseppe Conte alla Festa dell'Unità di Modena (Foto Fiocchi)

Modena, 8 settembre 2020 - Gli chiedono di tutto: del tunnel sullo Stretto di Messina, della situazione in Libano, di Roma che «è invivibile e ha bisogno di strade meno pericolose», della cassa integrazione che «deve proseguire ancora, perché qui altrimenti restiamo senza lavoro». La prima volta di Giuseppe Conte a una Festa de l’Unità è un bagno di folla. Di quelli che qui a Modena non hanno riservato nemmeno al segretario del Pd Nicola Zingaretti in visita domenica scorsa. Allungano le mani per un saluto, si fanno un selfie, gli urlano «non mollare» esattamente come si fa con il proprio leader di riferimento. E lui risponde a tutti.

 

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Del resto il presidente del Consiglio, che per due anni si è negato nonostante gli inviti della sinistra, quest’anno ha voluto a tutti i costi essere presente all’appuntamento nazionale di fine estate, a una dozzina di giorni dal referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari e dalle elezioni regionali. Di ritorno da Beriut, Conte è atterrato a Bologna a ora di cena e si è fiondato a Modena dove lo attendevano alcune centinaia di persone. «Gli applausi sono stati belli sentiti e calorosi, grazie» dice il premier prima di essere intervistato da Maria Latella. «Io intervistato a una festa dell'Unità? È la prima volta in assoluto. Sono qui per essere intervistato, sono pronto e a disposizione». Così per un’ora ha risposto su tutto, dal Mes all’alleanza tra Movimento 5 stelle e Partito democratico, dalla presunta rivalità con Mario Draghi - «non esiste rivalità, è una persona di gran valore e ho grande considerazione di lui» - al rimpasto di governo: «è termine un po' vecchiotto, un po' logoro, scansiamolo un attimo». E sono applausi su applausi.

«Siamo lieti che il premier sia venuto in visita alla nostra festa, è un riconoscimento del lavoro dei tanti volontari. E poi è il nostro presidente del Consiglio, insieme stiamo portando avanti un’azione di governo importante per il futuro» dice Stefano Vaccari, il responsabile nazionale dell’Organizzazione del Pd, mentre accompagna Conte all’Hostaria Rangone, dove dopo i saluti di rito ai cuochi e ai camerieri, si è seduto per cena «rigorosamente tradizionale».