La Lady con la passione per la moda: intervista alla moglie di Bonaccini

Sandra Notari: «Mio marito, che sbadato. Esce di casa senza soldi»

Sandra Notari, moglie di Stefano Bonaccini

Sandra Notari, moglie di Stefano Bonaccini

Modena, 1 ottobre 2014 - E’ COMPARSA al fianco di Stefano Bonaccini domenica sera nella sede del Pd, dopo la vittoria alle primarie. Una notte importante, ha voluto esserci anche lei. E subito sono partiti i flash dei fotografi. Così, anche Sandra Notari, moglie del favorito per diventare presidente della Regione, è diventata «personaggio». Qualche sua foto dal sapore glamour comincia già a circolare e subito qualcuno l’ha incoronata come first lady. Signora Bonaccini, lei compare su un giornale in un fotomontaggio: il suo viso inserito nella copertina di Elle. Si sente già famosa? «No e mi dispiace che qualcuno abbia usato a sproposito quella fotografia. E’ un fotomontaggio fatto da una mia amica anni fa, io mi sono limitata a pubblicarlo su Facebook. Qualcuno mi ha voluto far passare per quella che non sono». Il legame con la moda però c’è... «Sì, nel senso che fa parte del mio mestiere. Da sempre lavoro in una boutique e mi piace disegnare vestiti». Allora consiglierà suo marito su come abbinare le cravatte... «Magari. Non mi dà retta, non fa caso al look. Io gli preparo delle cose da mettersi, ma le ignora. Si vestirebbe sempre con la camicia blu». O con quella bianca alla Renzi... «Quella l’aveva anche prima di conoscere Renzi. E a me piace, per me l’uomo in camicia bianca è sempre elegante». A proposito, Renzi l’ha mai incontrato? «Sì, siamo andati a trovarlo a Roma nel suo ufficio, c’erano anche le nostre figlie, che hanno 12 e vent’anni. Ha scherzato con loro. Renzi è come lo vedete: gioviale, simpatico, sempre carico». Anche suo marito in quanto a carica non scherza, fino a sentirsi male prima delle primarie. «Quello è stato il periodo più brutto per noi. Il sabato sono uscita dall’ospedale per un’operazione ai piedi che ha dovuto subire mia figlia. Il giorno dopo ci sono tornata con Stefano che si era sentito male». Troppo stress, hanno detto i medici. Come moglie non poteva fermarlo prima? «E chi ce la fa a fermarlo? Stefano è sempre stato così, vive le cose con grande passione, non si ferma mai. All’ospedale si era scaricato il suo telefonino, e io appositamente non ho portato il carica batterie. Volevo che si riposasse». Poi c’è stata l’inchiesta su presunte spese con fondi pubblici. «Accusa assurda. A volte esce di casa dimenticandosi il portafogli, devo mettergli in tasca io 20 euro. Vi pare che uno così possa rubare?» Ma a casa parlate di politica? «Mai. E’ lui che non vuole». Allora non vi siete conosciuti in sezione? «No, lui era assessore al centro storico del Comune di Modena, io ero presente a una riunione insieme ad altri negozianti». Pronta a fare la first lady? «Non diciamolo nemmeno, porta sfortuna... Non è ancora il presidente. No, sono solo pronta a continuare a fare la mamma e la moglie. Alla politica ci pensi lui».