Modena, 3 agosto 2011 - Attimi di paura ieri mattina all’ufficio postale di Verica di Pavullo quando due uomini armati di fucili da caccia e col volto parzialmente coperto hanno minacciato il direttore intimandogli di consegnare tutto il denaro presente in cassa. Erano le 9, il furgone portavalori se n’era appena andato quando i rapinatori sono entrati in azione. Hanno rotto il vetro della porta d’ingresso e si sono fatti strada tra i sei clienti, per lo più anziani, in fila allo sportello delle poste per ritirare la pensione terrorizzati alla vista dell’arma. «Dacci i soldi» hanno gridato con accento straniero una volta arrivati davanti al bancone del direttore, che gli ha consegnato i mille euro che aveva in cassa. Preso il malloppo sono saliti su un’Audi A2 e sono fuggiti verso la Fondovalle. «Mio padre era lì a prendere la pensione – spiega Oriano Bonacorsi – quando ha visto quegli uomini con i fucili si è sentito male. Ora è a casa ancora sotto choc».
Sconvolti e increduli i due dipendenti di Poste Italiane che hanno immediatamente chiamato i carabinieri di Pavullo. Sul posto è intervenuto il personale della Digos mentre altre sei pattuglie erano impegnate a cercare i malviventi. In un campo vicino alla frazione è stata ritrovata poco dopo il colpo un’auto in fiamme, molto probabilmente quella dei rapinatori. Potrebbero essere stati proprio loro a incendiarla per eliminare le prove. I carabinieri hanno recuperato i resti dell’auto, andata completamente distrutta. Nella piccola frazione pavullese i residenti si avvicinavano increduli all’ufficio postale. «E’ la seconda volta che succede a Verica – spiegano – anche qualche anno fa hanno fatto una rapina alle Poste, poi i malviventi erano scappati a piedi».
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