Sergej Milinkovic-Savic e Federico Peluso (foto Lapresse)
Modena, 7 aprile 2019 - Capiremo un domani se un pari del genere vale un punto in più (come da classifica) o due in meno, ma nel frattempo vale la pena registrare come il Sassuolo, al cospetto dei 40mila dell’Olimpico e di Lazio che sogna l’Europa, la sua figura la faccia eccome. Dando seguito a segnali di solidità già trasmessi nel turno infrasettimanale contro il Chievo. Difendendo quando serve – all’intervallo il dominio laziale non screzia lo 0-0 - sulla scorta di un turnover importante (il Deze cambia cinque giocatori e rispolvera la difesa a tre) e, una volta andato sotto su rigore che grida vendetta avallato da Abisso e trasformato da Immobile, reagisce in modo inaspettato. Pareggia con Rogerio e sorpassa con Berardi e non vince solo perché, nel frattempo, la Lazio che arremba (Consigli determina eccome, dopo il vantaggio neroverde) trova sponda importante in un recupero importante (6’) dentro il quale manda in gol Lulic. Quando, diciamolo, tutto sembrava compiuto. L’impresa sfiorata vale solo un punto, la solidità di un Sassuolo che nel primo tempo subisce ma non va al tappeto, nel secondo reagisce colpo su colpo vale molto di più per una squadra che sembrava persa, e invece si è ritrovata. E non vince, ok, ma è come se….
Il tabellino
LAZIO- SASSUOLO 2-2 LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Marusic, Parolo (69'; Milinkovic), Badelj (80' Leiva), Luis Alberto, Lulic; Caicedo (63' Correa), Immobile. All. Inzaghi (Proto, Guerrieri, Wallace, Bastos, Luiz Felipe, Romulo, Durmisi, Cataldi, Neto). SASSUOLO (3-5-2): Consigli; Demiral, Magnani, Peluso; Lirola, Locatelli (66' Magnanelli), Sensi, Duncan (83' Bourabia), Rogerio; Boga, Matri (73' Berardi). All. De Zerbi (Pegolo, Lemos, Ferrari, Sernicola, Djuricic, Odgaard, Brignola, Di Francesco, Babacar) Arbitro: Abisso di Palermo (Preti, Mondin, q.u. Sacchi) Note: ammoniti Parolo (L), Locatelli (S), Badelj (L).
Reti: 53' Immobile (rig.), 57' Rogerio, 89' Berardi, 95' Lulic Note: ammoniti Parolo, Locatelli, Badelj, spettatori 40mila circa. Angoli 11-1, rec. 0’+6’