Filippo festeggia 30 anni di Nek: "È andata meglio dei miei sogni"

Sabato presenterà il suo libro al Festival della Filosofia, domenica festa con il fans club al PalaPaganelli

Filippo Neviani, per tutti Nek

Filippo Neviani, per tutti Nek

Modena, 14 settembre 2022 - Filippo Neviani, sono già 30 anni di... Nek: pesano sulle spalle o sono una forza che spinge ’dietro’, le spalle?

"Nel mio caso sicuramente una forza, un peso assolutamente no. Anche a 50 anni, sento ancora la stessa carica che avevo quando ho iniziato"

Filippo festeggia 30 anni di Nek: "È andata meglio dei miei sogni"

C’è un video girato nei camerini del teatro Carani in cui un Filippo poco più che bambino, in gara al Festival dello Studente, dice: speriamo che vada bene. Più di trent’anni dopo, si direbbe che sia andata benissimo.

"Assolutamente, anche oltre le previsioni. Avrò avuto 14 anni, quella era la speranza di un ragazzino che ama la musica e spera di riuscire a farla diventare qualcosa di importante nella sua vita, che va incontro alla vita a braccia aperte e a bocca aperta con entusiasmo e meraviglia. Cosa che continuo a fare ancora oggi, per fortuna".

Festeggerà il compleanno artistico sabato e domenica a Sassuolo tra Festival della Filosofia e incontro con i fans al PalaPaganelli. Che cosa ha preparato?

"Sono due momenti ai quali tengo molto. Mi hanno invitato al Festival e oltre ad essere un onore, è l’occasione per presentare il mio libro A mani nude anche a Sassuolo, non mi era ancora riuscito ed è un po’ la chiusura di un cerchio. Poi domenica al palasport incontrerò da vicino il fans club, come non riuscivo a fare da troppo tempo, per la pandemia. Mi mancava".

Guardandosi indietro, di che cosa è più soddisfatto e di che cosa è pentito o ha rimpianti?

"Pentito no, al massimo c’è qualche treno che è passato e non ho preso, ma la vita è fatta anche di questi momenti. E comunque mi piace aggiungere a quello che non ho fatto la parola ’ancora’, chissà, magari ci riuscirò in futuro".

Non le viene voglia di fare qualcosa fuori dagli schemi soliti? Un disco unplugged, di cover o di duetti, per esempio?

"Diciamo che qualcosa bolle in pentola, ma ho imparato che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e quindi finché non avrò certezze e non vedrò le intenzioni realizzate, non voglio dire niente. Anche per non rovinare la sorpresa. Ma qualcosa di diverso dal solito, come idea, c’è".

Trent’anni da personaggio pubblico che cosa comportano, in termini di libertà personale?

"Io sono un privilegiato e non lo dimentico mai. Il nostro è un mestiere nel quale il rapporto con il pubblico è importante. Certo può capitare che a volte uno sia nervoso, o non abbia la possibilità o la voglia di fare gli autografi a tutte le persone che lo chiedono. Ma quando è così, meglio non andarci, in pubblico. Se ci vai devi essere pronto a darti. Sono pienamente consapevole che faccio questa vita anche grazie ai fans".

Sua figlia Beatrice ha quasi dodici anni. Le ha fatto vedere foto del Nek giovanissimo che lei non ha conosciuto?

"Sì, anche foto delle mie classi delle elementari, per esempio. E’ rimasta un po’ stupita, ma ha detto che mi somiglio...Già l’anno scorso avevo fatto un video con immagini di me bambino su una spiaggia, un po’ mi conosceva già anche con quel volto. Beatrice è contenta, anche se quando siamo in pubblico tende a prendermi il braccio come per marcare il territorio, come a dire: va bene, lo conoscete, ma è prima di tutto il mio papà".

A proposito di bambini: il Filippo adulto ha raggiunto quello che sognava di diventare il Filippo piccolo?

"Anche superato, è andata meglio di come potessi immaginare e sperare allora".

Lei sta conducendo sempre più spesso programmi ed eventi televisivi, l’ultimo in questi giorni all’Arena di Verona: sta nascendo una carriera parallela?

"Il punto di contatto è la musica, che rimarrà comunque la mia priorità. Ma è vero che quello che sta facendo in tv mi dà stimoli, e io cerco sempre cose nuove che mi motivino".

Tra trent’anni dove si vede? Sarà ancora in pista come il suo amico Gianni Morandi?

"Magari, Gianni è unico, lui è ancora un grande. Io spero solo di non diventare patetico, col tempo. Nel caso, avvisatemi prima".