Modena City Ramblers: "Torniamo in concerto per i nostri trent’anni"

La band il 17 marzo suona all’Estragon di Bologna per ’Irlanda in festa’ in diretta streaming: "Sarà dura senza pubblico"

I Modena City Ramblers

I Modena City Ramblers

Modena, 13 marzo 2021 - I Modena City Ramblers festeggiano il loro trentesimo compleanno, nell’anno in cui la musica dal vivo è "morta" a causa della pandemia. A salvarla c’è solo lo streaming e così il 17 marzo alle 21, la band di Modena suonerà dal vivo il giorno di San Patrizio – che è anche la data clou del festival Irlanda in Festa – a porte chiuse dall’Estragon, e il concerto si potrà vedere su Bandcamp.com, che è anche la piattaforma dove acquistare il biglietto a 15 euro. E, fino ad ora, le prevendite sono andate forte, con più di duemila acquisti, come racconta Franco D’Aniello, flautista, responsabile dei fiati e di essere stato tra i fondatori della band nel 1991.  

D’Aniello, festeggiate un compleanno importante che, in questo momento, ricorda un vero debutto visto che tornate a fare un concerto dal vivo dopo tantissimo tempo. "Sarà un concerto speciale per tanti motivi. Perché siamo fermi da mesi e abbiamo talmente voglia di suonare che potremmo farlo anche in casa, anzi, l’abbiamo fatto molte volte, ognuno per conto suo. A parte l’ironia, tornare su un palco è pazzesco e si porta dietro un’emozione complessa, anche perché non ci sarà il pubblico, che per noi è il 50% del concerto. Dovremo essere molto più concentrati". I concerti di MCR sono un momento di socialità, il live è l’anima. "Proprio così. Possiamo suonare in streaming, ma sappiamo bene che non è la stessa cosa, anche se al momento è la migliore possibile. E forse, proprio grazie a questo formato, ci potrà seguire tanta gente che non riusciva mai a venire alla festa Irlandese all’Estragon, perché abitava troppo lontano. Però è chiaro che in qualche modo dovremo cambiare il nostro atteggiamento, dovremo fingere, far finta che di fronte a noi ci siano tante persone. Abbiamo suonato a questo evento almeno per 14 anni, davanti a un pubblico incredibile... un po’ sarà strano e siamo molto emozionati". Al trentesimo compleanno e al primo anno passato senza concerti... la memoria porta sollievo. Dove fu il primo concerto dei Modena City Ramblers? "Al circolo Arci Wienna di Modena, dove passavano tutti i musicisti emiliani, da Ligabue a tutti gli altri e noi facemmo il primo concerto nel febbraio del 1991, dopo solo un mese di vita. Eravamo nati per gioco, dopo esserci conosciuti perché suonavamo tutti, anche se in gruppi diversi. Due di noi facevano new wave, ma dopo essere stati in viaggio in Irlanda, tornarono a casa con la voglia di fare musica irlandese da pub, quella da divertimento, e cercarono musicisti con cui condividere questo interesse. Così li incontrai". In questo lungo anno senza musica dl vivo avete scritto nuove canzoni? "No, perché siamo abituati a scrivere di cose che vediamo andando in giro, di storie. Questa pandemia ci ha chiusi in casa e ognuno di noi ha vissuto il periodo con forti emozioni e in modo diverso, tano che ci è impossibile scrivere un testo comune senza una comunanza di esperienze. Forse per un cantautore, che proprio nella solitudine trova l’ispirazione, non c’è lo stesso stato d’animo artistico, ma noi torneremo a scrivere quando potremo di nuovo c ondividere".