A Sassuolo un torneo ’vintage’ È aperta la sfida tra i quartieri

SASSUOLO

Echi quantomeno ‘vintage’ nell’evento che la Virtus Ancora, una delle poche società dilettantistiche sopravvissute in città, promuove per il mese di giugno, ovvero il ‘Torneo dei Quartieri’, primo Trofeo ‘Giovanardi srl’. Echi ‘vintage’, dicevamo, dal momento che nella Sassuolo di qualche lustro fa pullulavano, in estate, i tornei amatoriali (quello di Rometta il più famoso, ma c’erano anche il ‘torneo dei bar’ e quello delle ceramiche, il torneo di Braida e il ‘Paganelli’ all’Oratorio Don Bosco) che opponevano tra di loro valorosi dilettanti. Proprio a queste manifestazioni si sono rifatti i dirigenti della Virtus Ancora per rinverdire una tradizione che si è smarrita: a novembre hanno sottoposto l’idea al Comune e, ottenuto l’ok – l’amministrazione garantisce il patrocinio, arruolando anche il vicesindaco Alessandro Lucenti come atleta – si sono messi al lavoro.

Squadre composte da over 16, otto quelle iscritte in rappresentanza di altrettanti quartieri cittadini (Ancora, Braida, Centro, Parco, Pontenuovo, Quattroponti, Rometta, San Michele, in rigoroso ordine alfabetico) che, suddivise in due gironi da 4, si sfideranno tutti i lunedi e mercoledi sera (due tempi da 30’ ciascuno, due partite ogni sera, alle 20 e alle 21,30) sui campi della Virtus Ancora – si comincia il 5 giugno, al ‘Don Boccedi’ - mentre la finalissima di disputa il 30 giugno nelle cornice d’eccezione dello stadio ‘Enzo Ricci’, messo a disposizione degli organizzatori dal Sassuolo Calcio. Ferree le regole di ingaggio, nel senso che le squadre dovranno essere composte rigorosamente da giocatori che sono nati, o abitano, nel quartiere per cui militano, e la possibilità di arruolare, nelle proprie rappresentative, solo tre ‘fuori quota’.

"Abbiamo fatto uno sforzo organizzativo importante, e non è stato semplice mettere in piedi il tutto, ma adesso che l’avvio del torneo si avvicina possiamo dire che ne è valsa la pena", spiega il dirigente della Virtus Ancora Andrea Bellegati, che gioca per il Centro, cui fa eco il già citato Lucenti, che aggiunge: "Un evento di aggregazione non privo di appeal: un progetto che abbiamo scelto di appoggiare non appena ci è stato proposto e che, immaginiamo, divertirà".

Stefano Fogliani

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