Abdel Aziz ha le idee chiare: "Si vince giocando da squadra"

Il giocatore leader: "Fisicamente non siamo al top. Ma questo ora vale per tutti,. anche per i nostri avversari"

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Le idee sono chiare: "Dobbiamo essere sette leader in campo, non importa chi mette la palla giù, chi difende o chi riceve. L’importante è la squadra". A esporle è Nimir Abdel Aziz, trascinatore di una Leo Shoes PerkinElmer che avrà al proprio arco ancora la freccia di una gara 5 che vede di nuovo la bilancia del pronostico in favore della Sir, ma che visti i precedenti non è affatto chiusa.

Nimir, la prima domanda è quella più importante: come sta?

"Sto ‘normale’, normale per come si può stare durante una semifinale playoff che va alla quinta partita. Non credo ci sia un giocatore di entrambe le squadre che al mattino si svegli dicendo ‘sto benissimo’. La stagione è stata lunga, molti di noi vengono anche da un’estate di lavoro, in semifinale giochi quattro battaglie di questo tipo ogni tre giorni, fisicamente non siamo al top. Vale però per tutti, per me e per i nostri avversari".

L’importante è non pensare all’occasione di domenica? "Non credo si possa parlare di occasione persa. Sono state quattro battaglie, nessuno può dire che vince perché gioca in casa, non è mai successo. Sappiamo che abbiamo un’altra possibilità di qualificarci per la finale, non conta nient’altro". La differenza la faranno ancora le vostre braccia pesanti? "Battuta e attacco fanno sempre la differenza credo, ancora di più in queste due squadre che per caratteristiche sono forti in questi due fondamentali. Si deciderà tutto in uno o due punti".

Vi siete detti qualcosa in spogliatoio dopo la sconfitta di gara 4?

"Non ci siamo detti niente di particolare dopo la sconfitta di domenica, semplicemente sappiamo che come dovevamo azzerare tutto dopo le vittorie, così dobbiamo fare dopo una sconfitta. In questi due giorni l’unico pensiero è rimettersi in sesto per questo mercoledì".

Intanto si può dire che lei è diventato il leader della squadra?

"Leader? Non lo so, ho anche giocato in squadre dove praticamente tutti i palloni arrivavano a me. Sappiamo come è fatta questa squadra e lo so io, per me non è importante se attacco uno o cinquanta palloni. Io cerco di dare il massimo per la squadra. L’importante è vincere alla fine".

Alessandro Trebbi