Addio a Tomasz ’Tomek’ Wojtowicz

Campione del mondo con la Polonia nel 1974, negli anni Ottanta giocò a Sassuolo

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Un monumento del volley mondiale, transitato per breve tempo anche dalla provincia di Modena, si è spento ieri dopo una lunga malattia Tomasz ‘Tomek’ Wojtowicz (foto), morto all’età di 69 anni nella sua Polonia. Come detto un monumento del volley, pilastro della Nazionale polacca che meravigliò il mondo sia nel 1974 vincendo il Mondiale, sia soprattutto nel 1976 vincendo l’oro olimpico a Montreal battendo l’allora invincibile Unione Sovietica. Una Unione Sovietica che in quegli anni costrinse Wojtowicz e compagni ad accontentarsi di cinque argenti consecutivi agli Europei, una sorta di record, tra 1975 e 1983. Proprio nel 1983 l’allora serie A1 italiana aprì le porte al secondo straniero, e la prima formazione ad aggiudicarsi le prestazioni di Wojtowicz fu l’Edilcuoghi Sassuolo, allora nella massima serie assieme alla Panini. Alla guida di quella formazione Rodolfo Giovenzana, che aveva appena appeso le ginocchiere al chiodo, e Claudio Benedetti, due veterani della panchina sotto la Ghirlandina.

In squadra Mauro Di Bernardo, Stefano Sibani e Leonardo Carretti, per fare i tre nomi più noti al pubblico modenese. Una stagione di tutto rispetto quella dell’Edilcuoghi 19831984, col settimo posto in regular season e l’uscita di scena ai play off scudetto per mano della Santal Parma. Fu proprio a Parma che Wojtowicz approdò dopo quella stagione, giocando nella Santal per due stagioni prima di concludere la carriera ancora in Italia tra Ferrara e Città di Castello. Mai uscito dal mondo del volley, Tomasz Wojtowicz era diventato un apprezzatissimo commentatore televisivo per le emittenti polacche. In tanti, tra Italia e Polonia, ne hanno pianto ieri la scomparsa.

a.t.