Adesso Mihajlovic frena su Skov Olsen

Castelrotto (Bolzano)

IL BOLOGNA è in ritiro, Andreas Skov Olsen (19) no e un altro giorno è passato senza che il talento danese abbia sciolto i dubbi.

Così a rompere gli indugi è il Bologna con Sinisa Mihajlovic in prima fila. Sì al ragazzo, ma non a tutti i costi: questo il senso del messaggio che filtra dall’ambiente rossoblù. Il passo indietro fatto dal ragazzo, che ha preso tempo una volta svolte le visite mediche quando già aveva dato la disponibilità a salire in ritiro immediatamente una volta raggiunti gli accordi economici per il contratto (quinquennale da 800mila euro netti a stagione) e con il Nordsjaelland (6 milioni più bonus per il cartellino) ha lasciato il segno.

Mihajlovic vuole gente motivata, non segnali di indecisione e poca convinzione non sono graditi anche perché potrebbero lasciare il segno, considerato ad esempio che Skov Olsen sarà chiamato a giocarsi il posto con Orsolini: uno che da mesi ha lanciato segnali alla Juve sul fatto di volere il Bologna a tutti i costi e ha fatto quanto in suo potere per arrivare all’obiettivo.

Morale: per Skov Olsen è pronto l’ultimatum. Il ragazzo avrà tempo fino al fine settimana per rompere gli indugi e la partita si gioca su equilibri delicati.

Da Copenaghen in Danimarca, però, filtra l’indiscrezione che dietro alla frenata ci sia proprio un rilancio: da parte del Tottenham, che non è chiaro se spinga per averlo subito o per firmarlo a parametro zero a gennaio, considerato che Skov Olsen è a un anno dalla scadenza del contratto con il club danese e quindi a pochi mesi dalla possibilità di monetizzare un contratto molto più ricco di quello strappato al Bologna, da parametro zero.

Il Bologna potrebbe a questo punto cambiare obiettivi: perché il genoano Kouamé (21) resta nel mirino come pure Gabbiadini (27), sotto esame in casa Sampdoria, dove Di Francesco sta cercando di capire se l’ex rossoblù possa fare al caso del proprio 4-3-3 e in quale posizione: se da punta centrale o da esterno.