Al ’Barbera’ il trailer della stagione gialloblù

La sconfitta di venerdì è il riassunto del campionato disputato fin qui dai gialli tra picchi esaltanti e amnesie. La zona calda ora dista cinque punti

Al ’Barbera’ il trailer della stagione gialloblù

Al ’Barbera’ il trailer della stagione gialloblù

di Alessandro Bedoni

Se si volesse spiegare a qualcuno in due parole questo campionato del Modena, basterebbe mostrargli la partita di venerdì sera a Palermo. Un torneo, quello canarino, esattamente come la gara del Barbera, un vero e proprio ottovolante, tra picchi esaltanti e amnesie inspiegabili e letali. Sul campo dei rosanero, dopo un primo tempo da stropicciarsi gli occhi, è seguita una ripresa da film dell’orrore, con i gialli che dopo la rete annullata (giustamente) a Falcinelli per fuorigioco sono andati in tilt, complice pure, a livello psicologico, la terza rete letteralmente regalata ai padroni di casa. Dopo trenta giornate i numeri, che alla fine dipingono sempre una realtà attendibile, dicono che il Modena sinora pareggia pochissimo, ed ha perso qualcosa come quattordici partite su trenta, quasi la metà, così come Cosenza, Spal e Brescia; il contraltare è invece il numero di vittorie, undici, che in un campionato che regala tre punti a successo consentono alla truppa di Tesser di viaggiare ancora nelle zone alte della parte destra della graduatoria, nonostante le quattro sconfitte nelle ultime cinque giornate che confermano questo andamento ‘a strappi’, che danno l’idea di una squadra che fa affiorare qualche limite evidente.

Attenzione però: è vero che a quota 38 il Modena può sentirsi abbastanza al sicuro, soprattutto perchè in queste ultime partite le squadre che viaggiano dietro ai gialli non hanno approfittato del momento non felice dei canarini, ma è altrettanto vero che la rete segnata dal Venezia ad Ascoli in pieno recupero ha ridotto a cinque lunghezze il vantaggio sulla zona playout proprio sui lagunari, che viaggiano a quota 33 con un Perugia in salute che ha però una partita in meno. Se è vero che la tranquillità potrebbe assestarsi tra i 46 e i 48 punti, è comunque legittimo pensare che in queste ultime otto partite, di cui cinque al Braglia, si possa raggiungere tranquillamente l’obiettivo minimo stagionale, ovvero quella conferma della categoria che ha chiesto la proprietà. Peccato però perchè i playoff sarebbero stati (e lo sarebbero ancora) alla portata della squadra, che comunque da oggi dovrà concentrarsi nel tenersi il più lontano possibile dalle zone pericolose, magari migliorando la media di 1,18 punti a partita di questa fasce discendente del torneo. A questo aggiungiamo il dato preoccupante che oggi il Modena, nonostante abbia il quarto attacco della B, ha ahinoi allo stesso tempo la terzultima difesa, peggio hanno fatto solo Cosenza e Brescia. E cercare di blindare il più possibile la porta di Gagno sarà fondamentale per un finale di torneo il più tranquillo possibile.

Benedetta sosta. In questo momento della stagione arriva più che mai opportuna come un’oasi nel deserto. Per recuperare magari qualche acciaccato (Diaw dovrebbe essere il primo a rientrare), riassortendo una rosa che negli ultimi tempi ha avuto gli uomini contati, e pure per far tirare il fiato a quei giocatori, come Gerli, che stanno tirando la carretta dall’inizio della stagione e stanno vivendo un momento di fisiologico appannamento. Giocare con due trequartisti comporta un grande lavoro dei tre del centrocampo, un reparto che tra infortuni e possibili squalifiche non consente a Tesser di avere la scelta che vorrebbe e adattando alla bisogna giocatori che hanno caratteristiche diverse, come Duca e Mosti. Sarà anche il momento per resettare psicologicamente da un ko come quello del Barbera, e presentarsi tra due settimane contro il Cittadella in una gara che assume già i connotati di uno scontro diretto da vincere per scrollarsi di dosso qualsiasi possibile brutto pensiero.