«Alla World League per migliorare»

PENSAVA di avere ormai base fissa a Modena, almeno fino a maggio. Ma non sarà così. «Ho ricevuto nei giorni scorsi una chiamata dal team manager dell’Italia. E, tra le altre cose, mi ha detto che il 28 settembre dovrò salire su un aereo e andare in Giapppone». Per giocare la World Cup, con le migliori nazionali del mondo, in uno scambio tutto di Modena Volley nel quale Ivan Zaytsev invece, dopo una breve vacanza, tornerà in Italia agli ordini di Andrea Giani. Giulio Pinali ormai è un ‘big’ del volley italiano, anche se ancora non trova spazio fisso da titolare di una Leo Shoes nella quale però reciterà un ruolo importante. L’occasione per fare due chiacchiere col talento ‘fatto in casa’ è stata la prima presentazione importante del nuovo jersey sponsor, Finestre Nurish (nella foto al centro), azienda pugliese di serramenti che ha deciso di investire per la prima volta quest’anno nel volley, con grande soddisfazione dei tre soci e del dg Andrea Sartoretti.

Pinali, partiamo dalla Nazionale. Dopo un’estate a tinte azzurre, cosa si aspetta da questa nuova esperienza che la attende?

«La rosa agli ordini del ct Blengini cambierà molto rispetto all’Europeo, gli opposti saremo io e Gabriele Nelli mentre Zaytsev tornerà a Modena. Viste le tante partite in poco tempo che si giocano alla World Cup, spero di trovare il mio spazio e potermi confrontare coi migliori del mondo».

Il primo mese di preparazione al PalaPanini come è andato?

«Ormai questo è il mio terzo anno con la casacca di Modena Volley, forse fa un po’ ridere dirlo vista la mia età, ma è vero che sono uno dei veterani. Ho ritrovato Elia Bossi, lo stesso Salsi con cui ho fatto il primo anno qui, sono felice del lavoro che stiamo facendo e di come stiamo crescendo».

Nel suo percorso c’è un futuro da schiacciatore?

«Sto lavorando. Va sempre meglio, anche se magari non si vede subito il risultato. Ma cerco di apprendere dai giocatori che ho di fianco, da quelli più bravi in ricezione ad esempio, per capire come mai il movimento a loro viene così bene e a me a volte no. È un bel percorso».

Cambierà presto ruolo?

«Mi piace molto l’idea di poter fare il martello, un giocatore completo, che deve coprire tutti i fondamentali e tutto il campo. Ma anche nel ruolo di opposto mi trovo bene, e adesso mi concentro su quello: per la Nazionale e non solo».

Alessandro Trebbi