Unione tra Carpi e Correggese, Roma può negare il doppio nome

Negative le prime indiscrezioni, pesa il rifiuto del sindaco Malavasi. Ma lo stop durerebbe solo un anno

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di Davide Setti

La telenovela dell’estate calcistica sul Carpi si è arricchita ieri di una nuova duplice puntata: da una parte le indiscrezioni poco confortanti che arrivano dalla Figc sulla Carpi Correggese e dall’altra l’anticipo al 17 dell’udienza collegiale del Tar per l’ormai defunto Carpi Fc 1909, pronto comunque a iscriversi in Terza categoria per motivi… economici.

Vecchio Carpi. Dopo Casertana e Chievo ieri anche il Carpi ha avuto l’ok da parte del Tar sull’anticipo a martedì 17 agosto dell’udienza collegiale che definirà nel merito la richiesta di riammissione alla Lega Pro. Quando giovedì scorso il Tar, in composizione monocratica, aveva respinto il ricorso del Carpi aveva fissato (come per le altre società) l’udienza collegiale al 6 settembre, coi campionati già cominciati. Ieri invece il Tar ha accolto la richiesta di anticipo: sulla carta le chance che il giudice collegiale ribalti quello deciso dal collega monocratico sono pari a zero, ma questo porta ulteriore incertezza nell’iter di ripartenza del Carpi.

Va ricordato che un’eventuale riammissione costringerebbe la Figc a inserire le tre ricorrenti in sovrannumero, col Carpi potrebbe bloccare i contratti firmati dai suoi giocatori svincolati (Venturi a Cosenza ad esempio) e si ritroverebbe il 17 di agosto con 13 giocatori in vista della stagione.

L’altra notizia del giorno è che il Carpi Fc 1909 vanta circa 600mila euro di crediti in Lega ancora da incassare, conservati nella cosiddetta "camera di compensazione" fra minutaggio e trance di pagamenti per le cessioni (Sarzi, Vano, Biasci e Saber) e quindi gli attuali soci se vogliono percepirli durante la prossima annata sportiva sono obbligati a iscriversi alla Terza categoria (non si sa con quali giocatori e in quale stadio…) e partecipare al campionato 2021-22 provinciale.

Intanto l’ex capitano Sabotic va alla Pistoiese, mentre Giovannini è a un passo dal Pordenone.

Nuovo Carpi. Sono negative le prime indiscrezioni sull’ok del presidente Gravina all’inserimento del nome Carpi a fianco di quello della Correggese per spostare il club reggiano al "Cabassi" e giocare la Serie D.

Per ora nulla di ufficiale, anche perché solo oggi il patron Lazzaretti rientrerà dalle ferie.

Gravina ha ricevuto formalmente in una telefonata il "no" del sindaco di Correggio Ilenia Malavasi (parere comunque già noto dopo il comunicato di sabato scorso) all’utilizzo del nome Correggese al fianco di quello del Carpi. Il potere di deroga resta comunque in capo al numero uno della Figc, che non ha bisogno delle firme dei due sindaci, ma solitamente l’ok viene dato quando ci sono volontà convergenti e per questo nelle ultime ore è proseguito il lavoro diplomatico per cercare di trovare una strada.

In caso di no da parte di Gravina sarebbero due gli scenari: Lazzaretti porta comunque la Correggese al "Cabassi" e cambia il nome solo dalla prossima stagione, oppure il sindaco Bellelli, che ha fatto richiesta alla Figc di avvalersi dell’articolo 52 delle Noif per dare vita a una nuova società, affida il compito per la ripartenza a un gruppo che crei una nuova società in Eccellenza o in D, ovviamente con tempi strettissimi, quasi nulli.