Andrea Nannini morto: Modena piange una delle sue icone del volley

Dopo una lunga malattia si è spento a 76 anni il fuoriclasse della prima Panini campione d'Italia. In bacheca quattro scudetti, le Universiadi, poi la panchina della stessa Panini e l'orgoglio della fondazione della Scuola di Pallavolo Anderlini

Andrea Nannini quando indossava la maglia Panini

Andrea Nannini quando indossava la maglia Panini

Modena, 1 marzo 2021 - Si è spento nel pomeriggio di oggi, dopo una lunga malattia, Andrea Nannini, icona e personaggio storico della pallavolo sotto la Ghirlandina, pluri-campione d'Italia con la Panini e non solo, prima vera star della Nazionale italiana.

Nato a Formigine nel dicembre del 1944, Nannini aveva da subito iniziato a giocare a pallavolo diventando ben presto la stella della Minelli, una delle tre squadre cittadine che fecero diventare Modena 'capitale della pallavolo'. Migrato a Firenze, uno dei primi giocatori ad avere anche un discreto ingaggio economico per le sue grandi qualità tecniche e morali, Nannini vinse il suo primo scudetto proprio in riva all'Arno, nel 1968, per poi fare ritorno a Modena, sponda Panini, e condurre la formazione del professor Anderlini alla vittoria dei suoi primi tre scudetti nel 1970, 1972 e 1974.

Campione con l'Italia alle Universiadi del 1970, primo grande successo internazionale degli azzurri, Nannini iniziò anche una brillante carriera come allenatore, vincendo due Coppe delle Coppe sempre con la Panini, una Coppa Italia, e fermandosi a un solo passo dallo scudetto nella stagione 1984/85, quella dell'amara sconfitta con la Mapier Bologna. Congedato dalla Panini, costruì insieme a Rodolfo Giovenzana la Scuola di Pallavolo Anderlini, che tra anni Ottanta e Novanta contribuì in maniera decisiva allo sviluppo del volley giovanile in città.

Dopo ave ricoperto ruoli dirigenziali anche nella Modena di Antonio Barone, pian piano era uscito dalle scene a causa della sua malattia, mantenendo però contatti stretti con gli amici di sempre.