Armellino: "Vincere qui è stato molto speciale"

"A Lecce la mia promozione più toccante, ma quella di Modena la definirei fantastica. Dopo 14 vittorie di fila ho capito che ce l’avremmo fatta"

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Alla voce "saper vincere" spunta quasi naturalmente il nome di Marco Armellino su ogni vocabolario della serie C. Lecce, Monza, Modena hanno tutte in comune l’apporto dell’esperto centrocampista, tassello fondamentale per Tesser per equilibrio e fisicità. E ora vuole godersi la cadetteria in Emilia, dopo averla toccata e pure da protagonista sempre in Salento e in Brianza. Al traguardo dei 32 anni, con un altro anno di contratto in gialloblù tutto da giocare perchè la prossima serie B non sarà una passeggiata di salute. Parola d’esperto.

Armellino, beh, un’annata come quella passata non si dimentica

"Strepitosa, fantastica. È sotto gli occhi di tutti, abbiamo macinato record su record, vinto più di tutti in trasferta e si è creato un gruppo bellissimo in sintonia con lo staff".

Lei è un esperto in tal senso. Che ricordo ha delle sue vittorie?

"La prima, a Lecce, è stata la più toccante. Per il semplice motivo che fu la prima per me, mi ha segnato. Questa, a Modena, per tutto quello che abbiamo creato è stata una cavalcata indimenticabile".

E avete messo anche la ciliegina con la Supercoppa

"Sì, senz’altro. Anche se l’obiettivo primario era vincere il campionato. Poi, ci siamo confrontati con due realtà vincenti come lo siamo stati noi, ha fatto piacere portare a casa un altro trofeo, è stata esattamente la ciliegina sulla torta".

Lei credeva in un percorso del genere?

"Ad inizio campionato, quando il direttore mi ha contattato e quando ho visto che tipo di squadra stesse costruendo, non nego di aver pensato ad un campionato di vertice. Ho capito avremmo potuto vincere il campionato nel filotto di 14 successi consecutuvi, giorno dopo giorno, c’era qualcosa di magico. Dopo il trittico con Entella, Reggiana e Cesena mi sono detto che avremmo potuto farcela. Eravamo partiti con un -8 dalla Reggiana, non dimentichiamolo".

E a Modena come si è trovato?

"Veramente bene. Dopo i 3 anni di Monza non era facile, lì non mi è mancato nulla. Si vive bene, poi quando si vince è tutto bello ma la città è bella e tranquilla. La vivo a 360 gradi essendo sposato e con un figlio, consiglierei a chiunque di passare per Modena".

E che serie B si aspetta?

"Devastante. Con le tre retrocesse dalla A e le neopromosse dalla C sarà bella ed affascinante, sotto ogni punto di vista. Considerando, inoltre, le squadre già presenti sarà un campionato di caratura importante".

Meritate vacanze ora, giusto?

"Dopo un anno fuori, torno nella mia terra a Vico Equense. Ritrovo famiglia e amici dopo 7-8 mesi, poi andrà via con mia moglie e mio figlio, anche loro meritano un po’ di relax. Non è facile seguire la vita di un calciatore con relativo stress per mesi e mesi. Ci rivediamo presto, sempre forza Modena".

Alessandro Troncone