"Avete visto Ngapeth? E’ ancora tra i più forti"

Bruno Rezende dopo la vittoria su Piacenza: "Non aveva alcun dubbio. Nelle partite che contano lui si fa sentire. Ma la serie è lunga e durissima".

"Avete visto Ngapeth?  E’ ancora tra i più forti"

"Avete visto Ngapeth? E’ ancora tra i più forti"

Ha preso per mano la squadra come solo lui sa fare, l’ha guidata attraverso le difficoltà del secondo e del quarto set, l’ha spronata nel quinto affidandosi con la sua eterna lucidità agli schiacciatori che man mano gli davano più affidamento. C’è il marchio a fuoco anche di Bruno Rezende nella vittoria di gara 1 dei quarti di finale contro Piacenza, e il premio di mvp consegnatogli a fine gara e forse da condividere quanto meno con Earvin Ngapeth è più un riconoscimento alla sua supremazia morale rispetto agli avversari, anche incalzati con sguardi e parole sottorete quando la situazione lo richiedeva. Un partita lunga e difficile, come probabilmente lo saranno tutti i play off: "Sapevamo e sappiamo che quella con Piacenza sarà una serie durissima e lunga – attacca il capitano della Valsa Group nella sua analisi post match – e ogni partita avrà la propria storia e set in cui saremo più in difficoltà rispetto ad altri. La nostra forza in gara 1 è stata proprio questa: anche dopo un secondo set nel quale forse abbiamo sprecato tanti contrattacchi e il momento per andare 2-0, abbiamo saputo resettare, dimenticare quello che era successo pochi punti prima e guardare avanti. Possiamo migliorare sotto tanti aspetti tecnici e tattici, la Gas Sales sicuramente migliorerà, però queste sono partite di play off e i dettagli fanno la differenza". L’analisi del regista brasiliano si sposta poi sul suo compagno di decine di partite, di vittorie, anche di qualche sconfitta, Ngapeth: "Earvin? Non avevo dubbi che quando le partite sarebbero state importanti lui si sarebbe fatto valere (20 i punti del francese domenica, ndr), non so chi può avanzare qualche obiezione onestamente, con la sua carriera e con tutto quello che ha fatto e continua a fare. È ancora uno dei migliori giocatori del mondo e in questi momenti lo fa vedere". Un piccolo sguardo alla gestione personale dell’incontro ("La gestione del gioco va capita durante la partita, forse anche io a inizio tie-break potevo fare cose diverse ma l’importante è stato il nostro gioco di squadra"), poi Bruno si concentra sull’ultimo parzial: "Dopo lo 0-4 iniziale nel quinto set – conclude Bruno – giocando contro una squadra che ha tutte le soluzioni offensive che ha Piacenza, non fargli mantenere quella distanza a lungo grazie alle difese di Rossini e ai nostri attacchi è stata la svolta. Cambiare campo sotto 6-8 ha voluto dire rientrare in gioco con un match ancora aperti. Poi anche la battuta corta di Rinaldi, col sangue freddo di farla sul 10-10 ha contribuito alla vittoria".

Alessandro Trebbi