
L’esultanza di Berardi dopo il rigore realizzato all’andata (fotiofiocchi)
Dal Mantova a Mantova, per Domenico Berardi e il Sassuolo, non è una partita banale. Non per la tradizione, non per essere una sorta di derby, ma perché le due sfide contro i biancorossi, in questo campionato, sono strettamente legate a tappe piuttosto rilevanti della ormai lunga storia tra il numero 10 e il Sassuolo. All’andata a Reggio Emilia, infatti, è difficile dimenticare come andò: il Sassuolo vince 1-0, ma soprattutto quella partita è rimasta nella mente e nel cuore di tutti perché ha segnato il ritorno al gol proprio di Berardi, otto mesi esatti dopo la rottura del tendine d’Achille sul campo di Verona e tutto ciò che ne è seguito.
Una rete su rigore, un rigore peraltro trovato proprio da lui e, se è vero che in carriera ha segnato gol molto più importanti, è vero anche che quel rigore è stato particolarmente significativo, e non solo perché ha consentito alla squadra di Grosso di ottenere i tre punti. È tutto il resto, ciò che conta, è tutto il potenziale evocativo che quella marcatura ha portato con sé. Ecco: quello accadeva all’andata, e al ritorno la trasferta di Mantova sarà la prima a mercato chiuso, e questo significa che Grosso e tutto l’ambiente neroverde oggi sanno che Berardi rimarrà fino a fine stagione. La cessione non era nei piani ma, si sa, nel mercato ogni eventualità può concretizzarsi, sino a quando la finestra per le trattative è aperta, e chiaramente ciò che ha fatto il numero 10 in questa stagione – ritorno, forma recuperata, assist e gol – non è passato inosservato ai tanti che già lo conoscevano e lo apprezzavano. Resterà, Berardi, il suo matrimonio con il Sassuolo non è destinato a chiudersi nel freddo di una mezza stagione e la sua permanenza, oltre a confermare la netta volontà di non lasciare nulla per strada in questa seconda parte di stagione, gli consentirà di aumentare ancora tutti i numeri che lo hanno fatto diventare un’icona neroverde.
Poi, in estate, si aprirà verosimilmente un altro capitolo, ma questo, intanto, non è chiuso; non è poco e non era nemmeno scontato: B come Berardi, B come bandiera. Dal Mantova a Mantova, appunto, dove il Sassuolo ritroverà Fabio Grosso e Kristian Thorstvedt i quali, dopo avere scontato il turno di squalifica, sono pronti a tornare ai rispettivi posti sabato pomeriggio al Martelli, dove i padroni di casa non vincono da prima di Natale – dopo hanno perso con la Reggiana e pareggiato con la Sampdoria – ma che, in generale, è una sorta di fortino per i biancorossi.
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