Boateng deve ancora decidere: il rebus del possibile ritorno

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Stefano Fogliani

Sassuolo

QUALE DESTINO per il Boa? Formalmente, Kevin Prince Boateng è, dopo il prestito al Barcellona, un giocatore del Sassuolo, complice contratto tuttora in essere, ma sostanzialmente il futuro di KPB è tutto da decidere. Si tratta, in quel di Milano, dove gli uomini mercato del Sassuolo sono in costante contatto con l’agente del giocatore, Edoardo Crnjar, in attesa che lo stesso Boateng sciolga le riserve.

LA SUA PERMANENZA in neroverde, par di capire, dipende soprattutto da lui ed il Sassuolo, considerato che lo ingaggiò togliendolo all’Eintracht Francoforte dopo una stagione super in Bundesliga sulla base di un gentlement agreement che gli lasciava ampia libertà circa le sue scelte professionali, aspetta. Impensabile per un giocatore del genere non arrivino offerte, e tocca a lui, come fece un anno fa, ‘sposare – come si dice in gergo – il progetto’ o lasciare che Sassuolo e il Sassuolo siano stati solo una parentesi della sua carriera di globetrotter. Decisivi, ai fini del terzo ritorno in Italia del Boa un ano fa, furono la volontà di tornare vicino alla famiglia – la showgirl Melissa Satta e il figlio Maddox – e quella di mettersi a disposizione di quel Roberto De Zerbi con il quale il Boa ha feeling tutto speciale. Un anno dopo, però, molto è cambiato: a livello familiare e, immaginiamo, anche calcistico. Delle vicende private del Boa se ne sono occupati i rotocalchi, quelle agonistiche lo hanno invece visto passare a gennaio in prestito al Barcellona dove tuttavia il rendimento di KPB, condizionato anche da qualche guaio fisico, ha indotto i blaugrana a non riscattarlo. E chissà quanta voglia ha, un giocatore che ha le stimmate della star e fascino mediatico non indifferente, di confrontarsi di nuovo con una provincia «dove – disse De Zerbi a ‘barba&capelli’ tempo fa – la pressione è poca per uno abituato ad altri palcoscenici». Sul palcoscenico neroverde, KPB ha in verità recitato da protagonista assoluto, ma mica è detto possa bastargli per restare «in un ambiente – parole ancora di De Zerbi – particolare, dove le motivazioni devi trovarle soprattutto dentro di te». Facile il Boa, in questi suoi giorni milanesi, si stia confrontando proprio con quelle: se le trovasse, per usare ancora la vulgata dezerbiana «porte spalancate». Diversamente meglio giocare su altri tavoli. Sia per lui, che pure un anno fa ripartì con il giusto entusiasmo, garantendo ai neroverdi un avvio di stagione da big.