Bolzan: "Il bilancio è positivo Il Carpi può puntare alla serie C"

"Il mio addio non lo considero una bocciatura. Da febbraio abbiamo marciato alla stessa velocità delle prime tre"

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L’addio era stato sancito la settimana scorsa, con la contestuale scelta del successore Matteo Sabbadini. Ma da ieri c’è anche l’ufficialità della non prosecuzione del rapporto fra il ds Riccardo Bolzan e l’Athletic Carpi. Arrivato a inizio febbraio, Bolzan ha contribuito alla rimonta biancorossa dal 13° al 4° posto e saluta senza rancore. "L’addio col Carpi – spiega il direttore veneto - non è stato un fulmine a ciel sereno, sono state fatte considerazioni insieme e si è arrivati a questa scelta. Non la considero una bocciatura: quando sono arrivato a febbraio non c’era alcuna promessa, nemmeno verbale, col presidente per proseguire. Eravamo focalizzati solo sul presente, per questo si tratta di un congedo disteso e sereno, avvenuto alla fine di un lavoro che considero pienamente sufficiente. Per il divario che avevamo al mio arrivo dalle prime 3 era matematicamente impossibile fare meglio del 4° posto. E posso dire che da febbraio abbiamo marciato al pari di Rimini, Ravenna e Lentigione, ci siamo tolti qualche soddisfazione, abbiamo avuto giorni bui come quello di Milano, ma alla fine la rimonta playoff resta e ti può dare consapevolezza per impostare la prossima stagione".

Bolzan non ha rimpianti, nemmeno quello di essere arrivato a 48 ore dalla fine del mercato. "Era una condizione nota – sottolinea – così come la strategia in quelle 48 ore di non fare rivoluzioni. Sono felice che abbiamo risollevato la classifica con gli stessi uomini. Pur col mercato ridotto, per me sono stati 4 mesi molto formativi nella gestione del gruppo. E’ stato un bagaglio enorme poter gestire giocatori che non avevo preso io, se non in piccola parte". Bolzan è certo che il Carpi anche senza di lui sarà protagonista. "Carpi ha la fortuna di avere una proprietà solida, coesa e ambiziosa – conclude - che fa calcio con sentimento. Lazzaretti conosce questa materia, ha grandi ambizioni di portare il Carpi in C. E se ci sono stati degli errori sono nati da un eccesso di foga per essere competitivi subito. A metà stagione si è scelto l’equilibrio analizzando la situazione e questo ha pagato. Il Carpi ha solide basi per programmare un futuro competitivo per la prossima stagione e io glielo auguro di cuore".

Davide Setti