SportBondioli, sassolese a Wimbledon "Un sogno: darò il meglio di me"

Bondioli, sassolese a Wimbledon "Un sogno: darò il meglio di me"

L’atleta, classe 2005, è nato a Ravenna. L’anno scorso ha vinto. lo scudetto ’under 16’

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Un sassolese, anche se d’adozione, a Wimbledon. Federico Bondioli, tennista dello Sporting Club Sassuolo, entra infatti nel torneo per antonomasia, il più prestigioso del circuito tennistico mondiale, che prenderà il via giovedì.

Nel tabellone di qualificazione juniores prenderà parte anche l’atleta classe 2005, che ha natali romagnoli – è nato a Ravenna – ma da tempo si allena con il circolo di via Vandelli, seguito dal tecnico e coach Francesco De Laurentiis e dal preparatore atletico Stefano Ramponi e inserito dal ‘Progetto Pro’ attraverso il quale il club sassolese coltiva i suoi migliori talenti. Grazie ad un best ranking (numero 87) nella classifica ITF under 18, Bondioli è riuscito, con un anno di anticipo, ad entrare in tabellone e avrà la possibilità di confrontarsi con i giocatori più forti al mondo della sua categoria. Per lui è la prima esperienza a questi livelli, ed è ovvio il giovane tennista la affronti con entusiasmo e curiosità, oltre che con la cautela dovuta al fatto che i suoi migliori risultati Bondioli li ha raggiunti sulla terra rossa. "Wimbledon, tuttavia, era uno dei miei obiettivi per questa stagione e posso dire di avere coronato un sogno. Non sono riuscito ad entrare a Parigi, ed è stato un peccato, ma per Wimbledon mi sono preparato giocando i tornei juniores di Nottingham e Roehampton e voglio dare il meglio di me".

Bondioli, punto di forza dello Sporting con cui ha già vinto lo ‘scudetto’ under 16 l’anno scorso, si è anche fatto notare nel circuito ITF conquistando tra l’altro, a Frascati, il suo primo punto ATP e arrivando in finale allo ‘juniores’ di Firenze lo scorso aprile, ma è di tutta evidenza come Wimbledon sia un’altra cosa: un traguardo, tanto per lui quanto per il circolo sassolese, che sull’erba londinese aveva già visto giocare un altro suo tesserato, ovvero Beatrice Torelli, nel 2015.

Stefano Fogliani