Modena, 30 giugno 2011- DOPO mesi di chiacchiericcio e smentite, dalla serata di martedì è ufficiale: Maurizio Setti e Irio Rinaldi sono usciti dal Carpi Fc, del quale non sono più né soci né consiglieri ma solo sponsor con i loro marchi E-gò e Conad. Il 28 giugno è infatti stato il giorno in cui è divenuto esecutivo il passaggio di quote deciso nel Cda della settimana scorsa, l’ultimo a sei teste. Ora l’organo di governo della società biancorossa è dunque composto dai restanti quattro azionisti, ovvero Stefano Bonacini, Roberto Marani, l’ex presidente Fausto Salami e Claudio Caliumi, che come anticipato dal Carlino alcune settimane fa ha assunto la carica di presidente dopo le dimissioni di Marcello Rossi, che ha lasciato ogni incarico in seno al sodalizio di via Marx. Dove la “nuova” società è ’Gaudìcentrica’, visto che il duo Bonacini-Marani è salito al 56% delle azioni divenendo con la loro Gaudì l’azionista di riferimento, con Caliumi passato al 28% e Salami che ha mantenuto il suo 16%. «Vorrei precisare che questa uscita di Setti e Rinaldi, che almeno per il 2011-12 restano comunque come sponsor, non è dovuta a nessun dissapore o incomprensione – spiega Stefano Bonacini – I due hanno semplicemente espresso la volontà di cedere le proprie azioni, ma con loro restano buoni rapporti e stagioni memorabili, dalle due promozioni insieme a Setti alle tre con Rinaldi con cui iniziai dall’Eccellenza della Dorando». Nessuno scossone insomma per una società ora più snella ma alla quale di certo non mancano i quattrini: «Diciamo che adesso i Cda li possiamo fare al telefono – scherza Bonacini – A parte le battute, l’esperienza dell’anno scorso, in cui abbiamo affrontato una nuova categoria sforando il budget previsto, ci dà gli elementi per poter programmare. Ci siamo dati un bilancio preventivo preciso che verrà rispettato al centesimo. Se la C1 costa come la C2? Faremo in modo che per noi sia così». Per il momento il mercato del Carpi pare però vivere di molte fatiche ad arrivare ad obiettivi importanti: «Sono cinque anni che sono nel calcio e se c’è una cosa che ho imparato è che se a giugno un giocatore costa 200, a luglio scende a 100 e ad agosto a 75».

Politica attendista insomma. Intanto oggi scade il termine per l’iscrizione ai campionati e l’8 luglio la Covisoc si pronuncerà su chi ha le carte in regola e chi no e da quel momento potrebbero verificarsi occasioni speciali sugli svincolati di eventuali società fallite. In vista dell’iscrizione, per il Carpi non ci sono ovviamente problemi, ma l’inerzia lenta presa dalla vicenda stadio preoccupa: «Abbiamo già predisposto la fideiussione da 600 mila euro e tutti i documenti per l’iscrizione – spiega Bonacini- Dello stadio non sappiamo nulla se non che il Comune sta lavorando per mantenere quanto promesso».