Gol del portiere del Modena fa il giro del mondo, i segreti di Gagno

Virale la rete decisiva dell'estremo difensore da 80 metri, su rinvio: "In quel tiro c’era la voglia di vincere a tutti i costi"

Modena, 12 aprile 2022 - Ha il telefono letteralmente intasato, l’agenda fitta di interviste programmate (praticamente una ogni mezz’ora) ma il sorriso continuamente stampato sul volto perchè parlando con lui dell’onda che lo ha travolto in questi giorni, ci accorgiamo di quanto felice lo abbia reso. Comincia a realizzare, Riccardo Gagno, seppur lentamente. L’Italia e il mondo lo celebrano, amici e colleghi gli scrivono in privato chiamandolo ’bomber’. Chi l’avrebbe mai detto. Il gol del portiere canarino (nel video sotto, dal profilo ufficiale del Modena su Youtube) potrebbe, davvero, spingere il Modena in paradiso.

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Gagno, dica la verità, è riuscito a dormire in questi due giorni?

"Dormire, ho dormito. Ma mi svegliavo presto al mattino dalla carica emotiva. Dopo la partita avevo l’adrenalina a mille, è stata un’emozione indescrivibile, mai avrei pensato di combinare una cosa del genere. Tutto frutto del caso, non l’ho cercato. In un modo o nell’altro avevamo bisogno di quei 3 punti, è successo in un modo assurdo".

In quel rinvio cosa c’era? Voglia, rabbia per non aver parato il rigore?

"Voglia di provare a vincere a tutti i costi, quindi ho calciato il più lontano possibile in modo che i miei compagni potessero raggiungere la sfera. Anche un po’ di rabbia per il rigore, ma è stata tutta una casualità. Il vento, il campo bagnato... si vede doveva andare così. Grazie a Dio è capitato".

Come ha vissuto le numerose condivisioni del web, in tutto il mondo? Perfino la Fifa...

"Mi fa molto piacere, se succede un avvenimento del genere e ne sono il protagonista ovvio mi faccia piacere. Ho visto tanti articoli di tante pagine social che seguo, mi hanno fatto i complimenti, mi hanno scritto, per me è stato anche un onore finire in certe pagine calcistiche. Ma mi limito a sorridere e ad essere contento".

Il giorno dopo vi siete allenati. I suoi compagni come l’hanno accolta?

"Facevano tutti battute. Dicevano ‘bomber’ … anche questo mi ha fatto piacere".

Ha sentito con calma il portiere dell’Imolese, Rossi?

"Oggi – ieri, ndr – ci siamo sentiti, ci siamo scambiati qualche messaggio. Gli ho detto che avrei voluto parlargli dopo la partita ma sarebbe stato difficile trovare parole di conforto per lui e ancora adesso faccio fatica. Lui ha tutta la mia stima, per me rimane un portiere forte che ha salvato l’Imolese in tante occasioni e sono certo lo farà anche quest’anno".

Lei è sempre stato bravo coi piedi, ma fino a questo punto...

"Da piccolino mi divertivo a tirare in porta, a fare gol. Mi sono ritrovato costretto a giocare anche in porta, ero quello più alto, piano piano ho iniziato a fare il portiere e per farmi divertire mi mettevano anche fuori".

L’idolo fuori dal campo?

"Del Piero. Poi, di conseguenza, Buffon. Guardavo la Juventus".

Ha letto tutti i messaggi ricevuti?

"No, me ne mancano. Infatti mi dispiace".

Un personaggio particolare che le ha scritto?

"Emiliano Viviano. In un’altra intervista menzionavo Buffon, dicevo chissà se scorrendo i messaggi ne troverò uno suo. Viviano me l’ha inviato dicendo: ’Non sono Buffon, ma ti faccio anch’io i complimenti’".

Il gol lo dedica alla sua famiglia e a Emanuele. Ci racconta la storia di quest’ultimo?

"Cinque o sei anni fa giocavo alla playstation insieme a Torregrossa e a Tonali. Un giorno si è unito anche Manu, tramite web, infatti non lo conoscevamo ma era amico solo di Torregrossa. Da lì si è creata una bella amicizia, la scorsa estate siamo stati anche tutti in vacanza insieme".

E Tonali che le ha scritto?

"Che non ci credeva nemmeno lui. Siamo stati un’ora in videochiamata".

Ricorda i gol dei suoi colleghi nel passato?

"Quello di Brignoli al Milan molto bello".

Ma lei è appassionato anche di basket, vero?

"Sì, come me anche Tremolada e altri compagni Di Paola, Pergreffi, Giovannini, Duca, Silvestri. Ma le sfide più avvincenti sono tra me e Tremolada".

Per chiudere, il suo rapporto col Modena è molto intenso. Questo gol è una sorta di regalo?

"Un rapporto intenso, sì. Dopo 3 anni è bello che sia così, speravo di arrivare alle 100 presenze quest’anno ma non ci riuscirò. Si è instaurato un rapporto bellissimo con le persone, ho sempre cercato di comportarmi con rispetto verso tifosi e società, si creano legami col passare del tempo".

Da quell’errore maledetto a Cesena nel 2019 a oggi, se ripercorre i suoi momenti qui che pensa?

"Ci ero rimasto parecchio male. Anche in quel momento, a parte qualcuno, ho ricevuto tanti messaggi. Bisognava ricambiare...".