Carpi chiama Bonzanini "Non potevo dire di no"

Dopo una vita sulla sedia da direttore generale del Carpi è tornato a sedersi un carpigano. Claudio Lazzaretti ha scelto Enrico Bonzanini, che i colori biancorossi in questi anni li ha raccontati sulla carta stampata e in radio e che da tre anni era a capo dell’ufficio stampa. Sarà lui il collante fra la proprietà e la gestione sportiva affidata al neo ds Riccardo Motta, completando un processo di rinnovamento societario. "Tutto è nato dalla decisione di Ruggero Bellini di dedicarsi solo al settore giovanile - spiega Bonzanini - che per noi è un punto focale del progetto di questa stagione. Da lì sono iniziate delle consultazioni e il presidente mi ha proposto questa situazione.

Ci ho pensato, ma valutando quanto voglio bene al Carpi non potevo dire di no a questo presidente". Bonzanini ha già ricoperto un ruolo dirigenziale nel mondo della pallamano, prima a Carpi e poi a Ferrara fino alla scorsa stagione. "Nei prossimi giorni verrà ufficializzato il resto dell’organigramma - prosegue - per ora ci siamo io e Riccardo Motta con cui è una sincera simpatia e una chimica particolare fin da subito, perché siamo siamo giovani e siamo comunque due persone che hanno cuore quella che è la situazione del Carpi e la programmazione di questa società. Vediamo entrambi una società sportiva come un’azienda e così la vede anche il presidente. Ovvio che mi mancherà qualcosa perché mi è sempre piaciuto fare comunicazione, ma ora mi è stato chiesto di dare una mano a fare altro e sono pron to a prendermi questa responsabilità". Fra i primi nodi per Bonzanini c’è quello dello stadio, visto che il 14 scadrà il bando per lo stadio "Cabassi" che salvo sorprese vedrà il Carpi aggiudicarsi ancora la gestione dell’impianto di via Marx.

"Con il Comune c’è massima collaborazione - conclude - e un dialogo continuo. Si è chiusa una parentesi con ottiche differenti ma questa è una squadra che ha voglia di continuare a essere un tutt’uno con la città per arrivare ad avere una società più forte, una squadra più ambiziosa e uno stadio al quale vogliamo bene e per il cui futuro l’importante è che vada nelle mani di chi avrà la custodia più attenta e credo che Claudio Lazzaretti abbia già dimostrato di essere tutto questo. Nuovi campi per il settore giovanile? Intanto vorrei sottolineare il lavoro fatto dai nostri giardinieri visto che tutti si ricordano come abbiamo avuto in eredità dal vecchio Carpi Fc fallito il Cabassi e il Sigonio. Per fare professionismo servono 5 squadre giovanili e ovviamente servono anche i campi per cui siamo attenti a tutte le situazioni".

Davide Setti