Caso Stoytchev, in arrivo querele ai giocatori per diffamazione

Nel mirino dell’ex tecnico i giocatori del Modena Volley che presero parte a ‘Barba e Capelli’

Rado Stoytchev, ex tecnico di Modena

Rado Stoytchev, ex tecnico di Modena

Modena, 22 gennaio 2019 - Avevano chiesto espressamente di prendere parte alla trasmissione di Trc, Barba e Capelli, in onda lo scorso 17 aprile, per manifestare i disagi avvertiti, in particolare con l’allenatore, nel corso di una stagione difficile e finita male sotto ogni punto di vista.

Ora quei giocatori riceveranno quasi certamente la risposta di Rado Stoytchev sotto forma di querela per diffamazione. Per il momento, il solo Bruno, che oggi gioca a Civitanova avrebbe ricevuto la notifica dal tribunale di Modena. Le altre potrebbero essere recapitate nei prossimi giorni. Alcuni dei giocatori sono ancora in gialloblù, come Holt, Urnaut, Rossini, Mazzone, Pinali, altri se ne sono andati via come lo stesso Bruno, il francese Ngapeth finito a Kazan e il fratello Swan, Sabbi che oggi gioca in Cina, Argenta atleta di Ravenna, Van Garderen in forza all’Itas Trento, Franciskovic e il secondo libero Tosi.

I fatti risalgono a due giorni dopo la fine della stagione di Azimut battuta in semifinale da Civitanova. Quel martedì 17, invitati solo il giorno prima, avrebbero dovuto prendere parte al programma solo Bruno e Ngapeth. Quest’ultimo, tra l’altro, non aveva mai parlato durante la stagione e prima di lasciare Modena (aveva già firmato per Kazan) ci teneva a precisare alcuni aspetti della sua annata tormentata.

All’insaputa del conduttore della trasmissione, Paolo Reggianini, il giorno dopo si sono presentati negli studi di Trc tutti i giocatori. O tutti o nessuno, questa la richiesta formulata dalla squadra che volevo dimostrare la propria unità in un momento particolare della stagione. Bruno, Ngapeth, Holt, Rossini, Mazzone, Urnaut, Van Garderen, Argenta si sono alternati nell’informare i telespettatori parlando la stessa lingua.

Secondo Stoytchev, come scrisse lui stesso in un comunicato, quella trasmissione era da mettere in relazione con il suo licenziamento per giusta causa (a questo proposito ci sarà l’udienza all’inizio di marzo) formalizzato nei giorni seguenti. In realtà quella fu una iniziativa solo dei giocatori.

Ad informare la società sarebbe stata la stessa Lega Pallavolo che qualche tempo fa aveva chiesto gli indirizzi dei giocatori protagonisti di quella trasmissione, probabilmente su richieste dei legali del tecnico.

Lo stesso club ritiene di essere in possesso degli elementi per dimostrare, anche davanti al giudice, i motivi di quel licenziamento.