C’è Roberto Reggiani dietro al super Qatar: "Così è nata la coppia Cherif-Ahmed"

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Responsabile del centro Mutina Beach, una delle eccellenze modenesi della sabbia che sta crescendo giovani coppie molto promettenti tra cui quella tutta modenese composta da Krumins e Maletti, direttore tecnico del Qatar di beach volley che a Tokyo schiererà una delle coppie che ambiscono al podio, quella composta da Cherif e Ahmed. Roberto Reggiani (foto) a Tokyo non ci sarà, a causa delle restrizioni, ma rimane un vero e proprio ‘guru’ del beach, responsabile del torneo olimpico di Londra 2012, arbitro di fama internazionale e costruttore di una delle realtà che oggi rappresentano un’eccellenza nel mondo del volley su sabbia, il Qatar.

"Rispetto a Rio abbiamo cambiato un elemento della coppia ma posso dire di aver vinto una scommessa con me stesso e col resto del mondo" racconta Reggiani.

Quale?

"Decisi di non far giocare subito insieme i due qatarioti che saranno a Tokyo, ma di unire Cherif e Jefferson (che si qualificarono per Rio 2016), e dall’altra parte Ahmed Tijan con Nascimento, due ragazzi del Qatar che avevano bisogno di crescere con due brasiliani naturalizzati e molto esperti".

Trovò resistenze?

"Beh, tutti mi dicevano che ero un matto. Adesso che nelle ultime tappe di World Tour, Cherif e Ahmed hanno ottenuto un primo e due secondi posti tutti mi dicono che ho avuto l’idea giusta".

E come le è venuta?

"Sapevo che Cherif e Ahmed erano due atleti ancora grezzi tecnicamente ma dal grande potenziale, soprattutto fisico".

A Tokyo puntano al podio? "Visti gli ultimi risultati certamente Cherif-Ahmed possono ambire al podio".

E le coppie italiane?

"Nicolai e Lupo hanno la possibilità di rimanere a un livello altissimo, come già dimostrato a Rio 2016 con l’argento, ma gli stessi Rossi-Carambula possono cercare l’exploit". Alessandro Trebbi