"Chi la decide? Io dico Chiricò o Sodinha"

L’ex capitano gialloblù Andrea Bergamo che ha vestito anche la maglia dei biancoscudati: "Modena, campionato buonissimo"

Migration

di Alessandro Troncone

Padovano di nascita, modenese d’adozione. Il filo conduttore tra emliani e veneti impegnati domeni nel big-match del ’Braglia’ porta il nome di Andrea Bergamo, indimenticato capitano canarino tra il 1986 e il 1992 (con un ultimo parentesi nel ‘93’94) e leader del Padova dal 2000 al 2003. Con i biancoscudati è cresciuto, dalle giovanili alla prima squadra. Con i gialloblù ha vissuto gli anni, probabilmente, più intensi della sua carriera.

Bergamo, è la sua partita

"Sarà anche in una tramissione padovana domenica per seguire l’incontro. I sette anni di Modena li ho vissuti intensamente, dalla città, gli amici, ho conosciuto lì la mia ex moglie. Voglio molto bene a Modena, sono stato il capitano e quegli anni li sento ancora addosso".

E quelli di Padova?

"A Padova sono nato, ho fatto qualsiasi cosa calcisticamente parlando. Dalle giovanili al campionato vinto con la prima squadra. Ho fatto due volte il vice allenatore, ho collaborato, insomma Padova fa parte della mia vita".

Lei che partita si aspetta?

"Il Modena credo sia l’ultimo scoglio per il Padova, è molto più importante per i biancoscudati senza dubbio. Non credo i canarini avranno problemi a conservare il quarto posto, hanno fatto un buonissimo campionato".

E pensare che un girone fa erano in testa insieme

"Il Padova è strutturato in maniera importante, come il Perugia. Me le aspettavo lassù come da pronostico. Poi a gennaio ha razzolato i migliori giocatori sul mercato, non tutti potevano permetterselo. Il Modena, per le potenzialità espresse, si trova nella posizione corretta a mio modo di vedere".

Ci sono i playoff, ma lei vede il Modena in B in quanto tempo? "Ha la società per provare a vincere dall’anno prossimo. Ma prima vediamo i playoff. Magari gira nel modo giusto, chi può saperlo. Certo è che sarà molto complicato, ci sono tante squadre e vince una sola.

Mignani e Mandorlini, lei come la vede?

"Non conosco bene Mignani ma da quanto ho visto anche recentemente con l’Imolese quando venni allo stadio, posso dire che sta lavorando bene. La squadra crea tanto e mi è piaciuta, poi nell’arco di un campionato emergono numerosi fattori. Mandorlini ha esperienza, è navigato, ha già vinto. Fu anche mio allenatore a Ravenna".

Chi decide la partita?

"Nel Padova Chiricò ha dei colpi fuori categoria. Nel Modena uno come lui potrebbe essere Sodinha, tecnicamente è sopra la media. Anche da subentrante, potrebbe fare la differenza".