Comunque vada vincerà il ’Made in Italy’

Il modello che ha fatto le fortune dei neroverdi, portando diversi giocatori in nazionale, è lo stesso che guida oggi i Rivetti

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Per arrivare dove è arrivato il Sassuolo ha percorso una strada precisa, quella del ’Made in Italy’. Fra i 23 giocatori schierati da Eusebio Di Francesco nel vittorioso campionato cadetto 2012-13 solamente due stranieri erano titolari, i ghanesi Richmond Boakye, attaccante di 19 anni, che in 32 partite mise a segno 11 reti, miglior marcatore neroverde insieme a Berardi e Pavoletti, e il centrocampista Raman Chibsah, lui pure diciannovenne, schierato 28 volte con 2 reti all’attivo. Nella rosa del Sassuolo figuravano pure il centrocampista australiano Carl Valeri, 27 anni, in campo solo in 3 occasioni con un gol prima che un infortunio alla caviglia rimediato con la sua nazionale contro la Corea del Sud lo costringesse a una lunga inattività, e Karim Laribi, 21 anni, nato a Milano da padre tunisino e madre italiana, all’epoca nel giro delle giovanili azzurre prima di optare per la Tunisia nel 2017. Soltanto dopo diversi anni nella massima serie e per essere competitivo con gli squadroni che la frequentano, il Sassuolo ha aperto agli stranieri ma sempre con un occhio di riguardo per gli italiani, come dimostrano Berardi, Locatelli, Raspadori e Scamacca, entrati nel giro azzurro e diventati ambiti uomini mercato.

Quella tracciata dal Sassuolo è la strada che sta percorrendo il Modena della famiglia Rivetti, che, oltre ad una gestione societaria anche in questo caso tutta italiana, in rosa di stranieri effettivi ne ha solamente due, il francese Sebastien De Maio, 35 anni, e il brasiliano Paulo Azzi, 28 anni. Hanno invece doppia nazionalità il terzino Shady Oukhadda, 23 anni, nato ad Abano Terme da famiglia marocchina, e l’attaccante Davide Diaw, 30 anni, originario di Cividale del Friuli con padre senegalese e madre italiana. Sia Oukhadda, che conta qualche presenza nelle giovanili del Marocco, che Diaw sono calcisticamente cresciuti in Italia. Il primo già a 15 anni era nelle giovanili del Padova; il secondo per diverso tempo ha militato in squadre dilettantistiche del Friuli (Sanvitese, Tamai, Virtus Corno) prima di diventare professionista con l’Entella e smettere di fare il magazziniere. A mercato ancora aperto, il Modena è insieme al Sudtirol la squadra con meno stranieri in rosa, 2. Quella che ne ha di più è il Parma con 25. A seguire le tre retrocesse dalla Serie A, il Genoa e il Venezia con 21, il Cagliari con 14. Il Pisa ne conta 13, il Benevento 12, il Frosinone 11 come la Reggina. A 10 arriva il Como, con il pluridecorato Cesc Fabregas (campione del mondo nel 2010, campione d’Europa nel 2008 e nel 2012) come attrazione. Il 35enne centrocampista spagnolo è però reduce da una stagione molto deludente in Francia con il Monaco, dove ha giocato appena due partite. Seguono l’Ascoli con 9 stranieri, il Perugia e la Spal con 8, il Brescia e il Cosenza con 7, il Cittadella e la Ternana con 6, il Bari con 4, e il Palermo con 3.

Rossano Donnini