De Zerbi: "Mai arresi, orgoglioso dei miei"

Il suo amico D’Aversa riesce sempre a metterlo in difficoltà. "Sì, ma per il gioco espresso meritavamo i tre punti"

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- REGGIO EMILIA-

Sarà anche suo amico, il tecnico del Parma Roberto D’Aversa, ma non si può dire non si sia abituato, in questi anni, a rendergli la vita difficile, quando lo incrocia. Così, Roberto De Zerbi prende atto, con rammarico, che quando il Sassuolo affronta il Parma l’epilogo impone analisi complicate e recriminazioni diffuse. Da aggiungere tuttavia, almeno in questo caso, ad un risultato che "in classifica sposta poco, ma – spiega il Deze - ci può servire dal punto di vista del morale, perché la squadra ci ha creduto fino alla fine e perché quando si incanalano in un certo modo, certe partite capita, come ci è capitato in passato, anche di perderle". Questa invece va in archivio alla voce ‘pareggio con rimpianti’ perché "onestamente il pari – dice De Zerbi – ci va stretto".

Il Sassuolo, spiega l’allenatore neroverde, "ha fatto, numeri alla mano, di più del Parma: meritavamo il vantaggio nella prima metà del primo tempo, abbiamo preso un gol un po’ strano, ma subito lo svantaggio non abbiamo mai smesso di macinare gioco. Siamo stati sfortunati in qualche occasione, imprecisi in altre, ma il pareggio, dopo una gara del genere, era il minimo che potessimo ottenere, vista la mole di gioco sviluppata". Anche perché le assenze ci sono e pesano ("molti giocatori per noi determinanti non ci sono o non sono in condizione"), il campo è nemico ("la qualità del manto erboso non aiuta una squadra che gioca palla a terra"), ma nonostante giornata non brillantissima il Sassuolo, spiega il Deze, "non si è arreso fino al 94’, e questo mi rende orgoglioso".

Il Parma, aggiunge il tecnico neroverde "era messo bene in campo, ha chiuso gli spazi e ci ha costretti ad una partita difficile, ma la mia squadra ha reagito, e non si è consegnata alla sconfitta, facendo comunque più dei nostri avversari. E’ da un paio di mesi – spiega ancora l’allenatore del Sassuolo – che dico che abbiamo dei problemi, e oggi abbiamo cambiato assetto tattico proprio per ovviare alla defezioni sugli esterni. Adesso tuttavia avremo settimane piene di lavoro e mi auguro che la circostanza ci aiuti a recuperare qualcuno alla condizione migliore. Penso a Caputo che, pur non brillantissimo, ha fatto bene: abbiamo raccolto 30 punti in 18 partite in mezzo a una marea di problemi e se stiamo bene – garantisce il tecnico neroverde - possiamo fare anche di più". Quanto di più? "Vediamo: davanti corrono e sono squadre più attrezzate di noi: questo – conclude De Zerbi - non deve essere una scusa per non spingerci sempre più in alto, ma deve anche farci tenere i piedi per terra, e non farci perdere il senso della realtà".

Stefano Fogliani