De Zerbi pronto a ricominciare "Ma solo se ci sarà piena sicurezza"

Il tecnico del Sassuolo: "Il club è favorevole a finire la stagione, ma prima di tutto vengono la salute e il rispetto"

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A Sassuolo, vicino alla squadra, ma emotivamente coinvolto dall’emergenza sanitaria con la sua Brescia nel cuore. Roberto De Zerbi sa bene che il calcio, in questo momento, non può rappresentare la priorità, lo ha ribadito anche nel salotto di Sky Sport: "Riprenderemo solo se ci saranno le condizioni – spiega il tecnico neroverde – rispettando il periodo e i lutti che hanno colpito il nostro Paese, perchè di chi non c’è più bisogna avere rispetto. E dovremo averlo cercando di non anteporre gli interessi personali, non sarà un problema se a giugno o a luglio. Così come non sarà un problema ridursi lo stipendio. Sono un privilegiato e fortunato a fare parte del Sassuolo, la società coinvolge me e i calciatori nelle discussioni e delle decisioni da prendere".

Il tecnico neroverde ha poi ripercorso le tappe della sua carriera: "Probabilmente avrei fatto il benzinaio, come Totti – sorride il tecnico – ero un "10" particolare, avevo intuizioni ma non continuità. Mi piace allenare il talento, provo ammirazione per chi è un po’ folle in campo. Guardiola è il più geniale, anche Sarri a Napoli ha fatto un grande calcio. Mi sono piaciuti anche Sousa a Firenze e Spalletti a Roma, non ho un punto d’ispirazione particolare. Il risultato è importante per tutti, ma per raggiungerlo ci sono tante strade e io seguo quella della qualità. Rinnovo? A Sassuolo sto bene e devo essere riconoscente. Sicuramente sono ambizioso, ma non ho l’ansia di andare via ora o tra un anno. Boga? Ha margini di miglioramento e per crescere deve rimanere a Sassuolo".

Alessandro Troncone