Djuricic: "Pronto per dire addio al Sassuolo"

"Il mio infortunio? E’stato mal curato: all’inizio sembrava semplice ma la ferita era molto più grave"

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In principio fu Francesco Acerbi: la stagione che finiva era la 201617, il Sassuolo aveva battuto il Cagliari e il centrale annunciò il suo addio. Poi venne Boga, maggio 2021: anche in quell’occasione campionato che finisce e l’ivoriano annuncia che "il mio ciclo è finito, non c’è l’accordo sul rinnovo contrattuale".

Questa volta il ‘valzer degli addii’ comincia in anticipo: a fine stagione manca un mese, ma Filip Djuricic, al portale serbo ‘Sport Klub’, svela il proprio futuro. "Penso di essere pronto per un salto in avanti. Il campionato italiano – le sue dichiarazioni - lo conosco molto bene, e mi vedono come un giocatore affermato. Ho anche avuto offerte prima dell’infortunio e se non escludo di rimanere le possibilità sono poche". Pochissime, dopo affermazioni del genere: appena rientrato dopo cinque mesi di stop ("non mi fossi infortunato credo avrei almeno un pre-contratto con un grande club") e in scadenza, non si può dire Djuricic brilli per opportunità. Anche perché aggiunge che il suo infortunio è stato "mal curato: all’inizio sembrava semplice, ma si trattava di una ferita molto più grave di quanto pensassero" e si dice pronto, adesso che è guarito, a spiccare il volo.

"Il Sassuolo è stata una grande storia e un trampolino di lancio: afferma e vende giocatori a club più grandi e il mio eventuale trasferimento in un club più forte sarebbe una buona cosa per la società", ha detto ancora Djuricic, pronto a rimettersi in gioco con un’altra maglia come fece, peraltro, quando arrivò a Sassuolo. Non prolungò il contratto con la Samp e arrivò in neroverde a parametro zero ed è probabile, a questo punto, a parametro zero se ne vada. Anche considerato che, nonostante il no comment della società, è facile ai piani alti le sue affermazioni non siano state prese bene e resta la curiosità di vedere come si regolerà Dionisi.

Già allergico ai ‘rumors’ di mercato con i quali combatte da un po’, è prevedibile che nemmeno il tecnico neroverde abbia gradito. Questione, appunto, di opportunità e se Acerbi e Boga manifestarono la loro volontà (che prese corpo però nel caso del difensore solo nel 2018 – alla Lazio andò un anno dopo l’esternazione – mentre Boga è partito a gennaio) a stagione finita non si può non rimarcare come Djuricic, muovendosi in anticipo, abbia acceduto in zelo. Peccando anche, ammettiamolo, di ingratitudine: questione di buone maniere.

s.f.