Dopo 22 anni Sarnelli lascia il calcio giocato

"Non avevo più stimoli, proverò a fare l’allenatore". Ripartirà nel settore giovanili del Formigine

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Il Re ha deposto lo scettro dopo 22 stagioni sui campi a incantare col suo mancino d’oro.

A 39 anni "Re Umberto" Sarnelli, come lo avevano soprannominato ai tempi di Carpi, ha deciso di chiudere col calcio giocato. L’attaccante classe 1982, uno dei giocatori più forti degli ultimi 15 anni transitato sui nostri campi dilettantistici, riparte da dove ha terminato, da collaboratore del settore giovanile del suo Formigine, la società in cui ha giocato per 9 stagioni con 228 presenze e 78 reti.

"Non avevo più stimoli - racconta Sarnelli - ed è stata una scelta quasi logica, presa già a novembre con lo stop per Covid. Sto completando le carte per iscrivermi al corso Uefa C per allenare".

Esterno imprendibile alla Bruno Conti, poi negli ultimi 10 anni avanzato a trequartista, il suo sinistro magico è sbocciato a Casalnuovo, hinterland napoletano, passando poi per Nola fino alla decisione di salire, ad appena 15 anni, in Emilia al Granarolo Faentino, società di solo settore giovanile che allora pescava in giro per l’Italia i miglior baby per rivenderli alle "big" della Serie A. Con lui c’era anche Marco Borriello, notati entrambi da Franco Baresi e portati a Monza per un provino col Milan, ma le pretese economiche del club faentino fecero saltare quel passaggio che avrebbe potuto cambiargli la vita.

"Alla fine però non ho rimpianti - racconta - evidentemente doveva andare così. Se c’è un rammarico è non essere riuscito a giocare a giugno contro il Colorno l’ultima gara al "Pincelli", anche solo per 5’. Ma la fotografia che mi rimane è quella del gol su rigore col Castelvetro a febbraio 2020, il mio ultimo in carriera, con la dedica per mio papà che era da poco scomparso".

I numeri parlano meglio di tanti racconti: 619 gare giocate dal 1999 a oggi e 141 reti, di cui 326 gare in D (con Sant’Angelo, Mezzolara, Centese, Carpi, Comacchio e Formigine) condite da 53 reti in 12 campionati, 180 in Eccellenza (63 reti) e 83 gettoni in Promozione con 25 reti. Formigine resta la sua casa, con 9 campionati da protagonista, 228 maglie indossate e 78 reti. Un ruolino sontuoso, a cui è mancata la ciliegina della C. "Ma i 3 anni a Carpi - per lui 98 gare e 14 reti - sono stati come giocare fra i professionisti, ricordo i gol a Cervia in diretta su Canale 5 e l’affetto della gente che ancora mi ricorda. In quei 3 anni ricevetti tante proposte di C, ma a Carpi mi sentivo da re". In 22 stagioni ha conosciuto tanti compagni di viaggio. "Devo dire grazie a tutti, compagni, allenatori, dirigenti - conclude - un posto speciale ovviamente l’hanno Masi e Arginelli a Formigine e poi ci sono due amici speciali, Simone Rispoli che ci ha lasciati 3 anni fa e Lorenzo Pilia, con cui ho diviso per 12 anni lo spogliatoio fra Carpi, Rolo e Formigine".

Davide Setti