"È un Carpi diverso, costruito per il riscatto"

Il patron Lazzaretti accoglie i giocatori nel primo giorno della nuova stagione: "Finalmente c’è il tempo per preparare la squadra"

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di Davide Setti

CARPI

È un Carpi tutto nuovo quello che si è radunato ieri mattina nel caldo afoso dell’antistadio per il primo giorno di lavoro. Sono ben 15 gli innesti di un mercato che non è ancora terminato per la squadra biancorossa, affidata a mister Massimo Bagatti. Ad accogliere i giocatori il presidente Claudio Lazzaretti, che ha parlato col gruppo prima dell’allenamento svolto davanti a una cinquantina di tifosi, il dg Ruggero Bellini, il ds Matteo Sabbadini e lo sponsor Deles Rocchi. "Quest’anno abbiamo il tempo per preparare la squadra come si deve – ha spiegato Lazzaretti – e per questo siamo tutti più fiduciosi. C’è la consapevolezza di dover fare una stagione da protagonisti. Mai come quest’anno la costruzione della squadra è stata condivisa fra allenatore, ds e me. Pensiamo di aver allestito una squadra di spessore, siamo convinti che sia degna del nome che porta questa società. Mancano ancora un paio di giocatori che vogliamo portare nel tempo più breve possibile". Sarà dopo 22 anni il primo raduno con il nome Ac Carpi, cambio accolto dai tifosi biancorossi con uno striscione di bentornato. "Ac Carpi è il nome storico di questa società – prosegue Lazzaretti – mentre Athletic è stato un nome che ha traghettato la situazione dello scorso anno. Una volta finito il campionato il primo obiettivo era tornare ad essere Ac Carpi".

Lazzaretti parla degli insegnamenti del campionato scorso. "Mi ha fatto capire che devo essere un po’ più riflessivo e meno impulsivo – sorride – perché la voglia di voler vincere a volte ti fa commettere il doppio degli errori. Ho detto al mio staff che devono tenermi sotto controllo: cambiando pensavo che arrivasse quello con la bacchetta magica, ma così non è. Bisogna dare il tempo ai giocatori di inserirsi e all’allenatore di allenare. I tanti cambiamenti in rosa? Il divario della squadra dell’anno scorso rispetto alle prime 23 era talmente ampio che c’era l’obbligo di cambiare radicalmente l’ossatura".

A rappresentare l’amministrazione comunale c’era l’assessore allo sport Andrea Artioli, che ha ribadito come imminente l’affidamento diretto del ’Cabassi’ al Carpi. "Volevo dire grazie a società a presidente per il miracolo dell’anno scorso – ha spiegato – da 12 mesi stanno facendo delle cose importanti per la nostra città. Chiamarsi Ac Carpi vale tanto anche per noi. Come Comune stiamo lavorando per rimettere in sesto lo stadio con alcuni lavori strutturali. E si lavora assieme alla società per riuscire ad arrivare ad avere un affidamento diretto in vista del futuro bando a lungo termine".