Emergenza Var, partita posticipata di un’ora

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Dietro a quell’inconveniente tecnico annunciato dallo speaker del Braglia proprio quando i 9.232 tifosi si aspettavano il fischio d’inizio, il rischio che la partita tra canarini e rondinelle venisse addirittura rinviata in toto. Scongiurato, lo scenario peggiore, non solo perché si è applicato un protocollo d’emergenza previsto in ambito Var, ma anche per una questione di ordine pubblico che di alternative non ne lasciava: che tra i tifosi gialloblù e quelli lombardi non scorra buon sangue lo si è ampiamente capito nel corso del match, quando le offese da una all’altra curva sono volate senza soluzione di continuità. Modena-Brescia è cominciata alle 15 e non alle 14, come inizialmente previsto, per un guasto a Lissone, comune da oltre 45mila abitanti della provincia di Monza che con la partita del Braglia c’entrava eccome, essendo la sede della Var Room centralizzata. In sostanza da Lissone l’uomo Var e l’Avar (una sorta di copilota, per intenderci) avrebbero dovuto vigilare sullo svolgimento della partita, correggendo, nel caso, le traiettorie delle decisioni arbitrali. Proprio mentre Daniele Minelli era pronto a fischiare l’inizio della sfida, il guasto: il ’mayday’ lanciato da Lissone era uno di quelli seri. Cioè, fine delle trasmissioni, la ’macchina’ non funziona e non riparte. In quel momento il delegato della Lega di Serie B ha applicato, in accordo con l’Aia, la misura d’emergenza per casi del genere: trovare un nuovo Var e un Avar nel più breve tempo possibile per portarli a Modena, nell’area Var del Braglia, e dare così il via al gioco. Un’auto della questura è stata inviata al casello di Modena Nord dove in breve tempo sono giunti Alessandro Prontera e Daniele Marchi, dalla vicina Bologna. Nel mentre allo stadio l’ora di attesa è trascorsa tra qualche canzone e altrettanti appelli contro la violenza. Mauro Balata, presidente della Lega di B, ha telefonato al delegato che ha gestito la difficile faccenda, segno che le tempistiche e l’entità del guasto potevano davvero mettere a rischio l’incontro.

Nella foto: ore 14, il Modena rientra negli spogliatoi.

Francesco Vecchi