"Era importante vincere in trasferta L’abbiamo fatto più col cuore"

E sullo scontro verbale con Luppi: "Ho perso un attimo la tranquillità ma si è chiuso con un sorriso"

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di Alessandro Troncone

FANO (Pesaro)

Sporca, sofferta, ma non per questo meno importante. Serviva come il pane una vittoria in trasferta, serviva perchè non arrivava da due mesi ormai e perchè lontano dal "Braglia" qualche certezza se l’era portata via il vento. E allora rieccolo il Modena pragmatico, "minamal" in fase offensiva, roccioso in quella difensiva tanto da focalizzarsi solo sui tre punti nella ripresa a discapito dell’estetica. Serviva quello, solo quello, come spiegato da Michele Mignani.

"Vittoria sporca su un campo difficile dove abbiamo trovato una squadra che aveva tanta necessità di fare punti – ha detto il tecnico – non poteva che uscirne una partita del genere. Siamo stati bravi soprattutto nel primo tempo a sbloccarla su palla inattiva, all’inizio abbiamo provato a giocare e in discreta maniera. Poi quando abbiamo capito che ci avrebbero lasciato qualche spazio abbiamo cominciato ad alzare palloni verso gli attaccanti. Nella ripresa idem, siamo partiti bene ma nella fase finale l’inerzia della gara era a favore del Fano, in cerca del pareggio e noi ci siamo difesi. Fortunati in occasione del rigore, ma tutto sommato credo che loro abbiano creato molto poco. Noi dovevamo provare a fare il secondo gol, ci siamo andati vicini con Scappini ma le partite a volte vanno così ed era importante invertire il trend in trasferta. L’abbiamo fatto, più col cuore che con la qualità ma era quello che volevamo per affrontare con una certa tranquillità il finale di campionato".

Spesso con Mignani si è parlato di qualità delle giocate, di scelte spesso non efficaci e di prestazioni ancora al di sotto delle aspettative. Durante la vigilia l’allenatore canarino si era soffermato su Prezioso, in particolare: "Nella prima parte di gara sono stato soddisfatto – ha continuto Mignani – Prezioso ha fatto bene e sbagliato meno di altre volte, Gerli lo vengono a pressare e gioca meno. Potevamo fare meglio nell’ultimo passaggio, nella ripresa abbiamo avuto alcune ripartenze non sfruttate. Muroni ha avuto un problema all’adduttore ma abbiamo riportato in campo Rabiu. Si vede che ha voglia di giocare e di mangiare l’erba, per me ha fatto bene e non potevo aspettarmi di meglio dopo tanta inattività. Ora abbiamo qualche opzione in più a livello di uomini da poter sfruttare in questo finale di stagione"

Con le porte chiuse non è passato inosservato un dialogo con Luppi subito la sostituzione dell’attaccante: "Niente di che, Luppi giustamente diceva che negli ultimi minuti avevano difficoltà a lavorare sui due centrali di difesa – ha concluso, sorridendo, Mignani – e sul mediano che si abbassava. Dopo aver corso tanto era normale, lui me lo ha fatto notare e io preso dall’enfasi del momento ho perso un attimo la tranquillità ma si è chiusa col sorriso".