Ferrari ai box, si cerca il sostituto E’ ancora il turco Ayhan in pole

Se dovesse giocare, per lui sarebbe la gara numero 50 con la maglia neroverde

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L’ultima volta, sei mesi fa, toccò a Kaan Ayhan, e chissà se è cambiato qualcosa nelle gerarchi difensive. Perchè anche la volta precedente fu il centrale turco a sostituire Gian Marco Ferrari, la cui assenza – il difensore, squalificato, lunedi resta a guardare – rappresenta una sorta di eccezione. Undici su undici tra campionato e Coppa Italia, fin qua, per lui, sempre titolare, 38 su 40 (sempre tra Coppa e campionato) la settimana scorsa, ultima assenza Sassuolo-Juventus dello scorso 25 aprile: di farne a meno non capita spesso, insomma, e resta la curiosità di capire che sceglierà Dionisi per sostituirlo. Detto che il favorito, anche alla luce dei prevedenti, è Ayhan – che tra l’altro giocherebbe la sua gara numero 50 con la maglia del Sassuolo – resta da aggiungere che in lizza c’è anche Tressoldi, meno puntuale del turco nell’anticipo e nella rigiuocata ma più fisico e più presente sui palloni alti. Si parte da qui, con i ballottaggi di una vigilia che il posticipo dilata a dismisura, ma non è qui che si arriva: di dubbio, Dionisi ne ha infatti diversi e come la difesa anche l’attacco è in ovvio divenire. L’unica certezza pare riguardi Berardi che, ancorchè non ‘lesionato’ resta ai box, mentre meno certe sono le presenza dal 1’ di Laurentiè e Traorè. Entrambi convalescenti, potrebbero dar corso ad una staffetta che preservi il minutaggio di entrambi, ma occorre capire se il francese ha smaltito del tutto la ‘botta’ che lo ha tenuto fermo a Bergamo. E da valutare ci sono anche da una parte le smanie di Alvarez, che insidia Pinamonti, dall’altra la possibile riproposizione di D’Andrea, che alla Gewiss Arena ha ben impressionato. Mancherà anche Berardi, insomma, come al reparto offensivo continua a mancare Defrel, ma in attacco c’è ressa e concorrenza di quelle che, vuole, il luogo comune, ‘alzano la competitività del reparto’. E alla corsa ad una maglia nel tridente c’è sempre, iscritto di diritto ad ogni vigilia, anche Kyriakopulos, variabile tutt’altro che impazzita di un 4-3-3 che con lui in campo guadagna gamba, chili e centimetri.

s. f.