Uno era già della Roma, o quasi, e il suo ritorno in giallorosso sembrava questione di dettagli, evidentemente non ancora limati. Anche l’altro era un sicuro partente, complici le richieste da parte di big del calcio europeo cui, si disse, né il Sassuolo né lui avrebbero potuto opporsi. Ad oggi, invece, Davide Frattesi e Gianluca Scamacca sono ancora a Vipiteno, e se l’attaccante si allena con il gruppo solo da qualche giorno fa (c’erano affaticamenti da smaltire, si è detto), Frattesi ha addirittura già giocato un pezzo della seconda amichevole dei neroverdi, segnando pure ma senza schivare il rimbrotto di Dionisi, che ne ha giustificato le fatiche con ‘un’estate complicata’. Complicata per Frattesi come per Scamacca, oggetti del desiderio di un mercato che non decolla in loro favore: uniti da trascorsi comuni e da una solida amicizia, dopo l’ottima stagione scorsa i ‘dioscuri’ neroverdi sembravano uniti anche dal comune destino di uomini mercato. Dati partenti certi dai più, e se è ancora possibile aspettarsi un loro addio, i tempi cominciano a non quadrare. Vero che al gong mancano 40 giorni, vero che le richieste del Sassuolo confermano la società neroverde ‘bottega cara’ e che in Italia si compra con il contagocce, altrettanto vero che fa un certo effetto pensare ancora entrambi a Vipiteno, affacciati su una stagione in neroverde che chissà quanto gradirebbero. Frattesi sembrava dovesse andare all’Inter, che lo ha cercato al tramonto del campionato, poi aveva quasi ‘combinato’ con la Roma (che lo vuole tutt’ora) che tuttavia non ha, ad oggi, trovato la sintesi con il Sassuolo. Domanda e offerta restano distanti e, ha ricordato l’AD del Sassuolo Carnevali, ‘non abbiamo bisogno di vendere’: per Frattesi chiede 30 milioni e fin qua se ne è visti offrire, tra cash e contropartita tecnica, una decina di meno.
Stefano Fogliani