"Giusto intitolare a Baraldi il Pala Molza"

Idea sostenuta da Ragazzi, un altro dei grandi dell’Amatori: "Aldo ancora oggi spesso era al vecchio palasport per insegnare ai giovani"

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di Riccardo Cavazzoni

Come era prevedibile, la scomparsa di Aldo Baraldi, personaggio dell’hockey modenese ha lasciat il segno.

Uomo molto conosciuto nel mondo sportivo, come testimoniano i commoventi post che hanno riempito la sua pagina Facebook, dove Baraldi pubblicava le testimonianze dei suoi viaggi in cui andava ad insegnare hockey, con la passione che lo ha contraddistinto per tutta la sua vita.

"Fino al giorno in cui hanno bloccato le attività sportive – conferma con la voce rotta Paolo Ragazzi, ex allenatore della Nazionale, e con lui per una vita in Amatori, - lui a giorni alterni era al vecchio Palasport di Viale Molza a mettere sui pattini chiunque volesse provare, dai bambini piccolissimi che si caricava sui pattini per farli divertire, ai più grandicelli, che poi provava ad avviare all’hockey.

Aldo era una istituzione per l’hockey modenese, un vero punto di riferimento, ma sempre con tanta modestia: sapete che per ben due edizioni dei Mondiali, quelle del 1960 e del 1962, era stato indicato come il più forte giocatore al Mondo?" "Aldo Baraldi è stato sicuramente il filo che ha legato l’hockey di un tempo, l’Amatori di un tempo, all’Amatori 1945 di adesso che stiamo cercando di riportare dove merita, in A1, - conferma Davide Malagoli, Presidente dell’Amatori 1945, - una persona che ha dedicato tutta la sua vita all’hockey, sempre disponibile al Palasport di Viale Molza per insegnare, a trovare due pattini per far provare chiunque, estraendoli dal suo sgabuzzino che aveva al Palazzo, un piccolo antro magico dell’hockey modenese."

Quella della sua presenza al Palasport di Viale Molza, suggerisce a chi vi scrive una iniziativa, quella di dedicare ad Aldo Baraldi proprio il "vecchio" Palazzo, che per più di sessanta anni è stata la sua casa, e che lui oggi vedrà di sfuggita per un attimo, quando la macchina che lo porta verso il suo ultimo viaggio, passerà davanti all’impianto modenese, e sosterrà per un brevissimo momento, come disposto dalla famiglia, per onorare un desiderio di Aldo.

"Per quello che Aldo Baraldi ha rappresentato per lo sport modenese – conclude Davide Malagoli, - sarebbe un bellissimo segnale: so che anche altri lo meriterebbero, ma Aldo metterebbe tutti d’accordo."

"Sarebbe una bellissima cosa – conclude Paolo Ragazzi, - senza nulla togliere a tanti altri modenesi che hanno fatto grande l’hockey gialloblù tanti anni fa, Aldo Baraldi è stato un personaggio speciale.

Sarebbe bello che il vecchio Palasport prendesse il suo nome, che lo si ricordasse sempre lì, dove lui ha insegnato a tanti."

L’ iniziativa, è quindi stata lanciata, l’occasione oltretutto propizia, perché già da tempo le Autorità Comunali avevano deciso di effettuare una profonda ristrutturazione del vecchio Palasport.

Nel dolore che ha colpito lo sport di casa nostra, questa può essere la migliore occasione di dedicare lo storico impianto modenese, teatro anche di grandi battaglie sportivo di pallavolo, alla memoria di un personaggio come Aldo Baraldi che ha contribuito a scrivere pagine importanti dello sport di questa terra.