"Ho vinto la B in Lettonia, darò tutto per Carpi"

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Un "titulo" Daniele Olivieri lo ha già portato a casa, anche se siamo solo a metà ottobre. Lo Jelgava, squadra lettone dell’omonima città a sud della capitale Riga dove il centrocampista del Carpi ha giocato fino a giugno, ha vinto con 6 giornate di anticipo il campionato cadetto (19 vittorie in 21 gare…), conquistando il salto in massima serie. Con il club lettone Olivieri ha giocato 9 gare (9 vittorie) da aprile a giugno, con 3 reti e 4 assist, prima di tornare in Italia e di concentrarsi sulla nuova avventura col Carpi, la sua prima in D dopo la trafila fra il settore giovanile dell’Ascoli (51 gare e 2 reti) e la breve parentesi di 6 mesi in C a Legnago dell’anno scorso. I biancorossi fin qui ha giocato 7 gare, subentrando sempre a gara in corso, e domenica scorsa col Forlì è stato decisivo con l’assist dalla bandierina per la rete di Boccaccini. "La mia stagione sta andando bene – racconta Olivieri, classe 2001 nato ad Ascoli - anche se tra alti e bassi come per tutti. Col gioco palla a terra del mister mi diverto in tutti i ruoli e posso giocare in tutte le posizioni: in passato ho giocato mediano, mezzala e trequartista. L’alternanza con Beretta? In squadra abbiamo ottimi under, stiamo entrambi bene io e Roberto e diamo il massimo, poi decide il mister chi può dare di più in base alla partita". Domenica al "Cabassi" c’è il big match con la Pistoiese. "E’ una partita importantissima – prosegue - contro un avversario che è ancora imbattuto. Sono un’ottima squadra, che fin qui ha subito solo 2 gol: per noi non sarà facile ma nemmeno per loro. Arriviamo bene a questa sfida dopo la bella vittoria sul Forlì e in casa abbiamo una spinta in più grazie al nostro pubblico". Impossibile non soffermarsi sui 4 mesi vissuti in Lettonia. "A febbraio, col mercato chiuso in Italia, non mi trovavo più bene a Legnago – ricorda - ma essendo in prestito dall’Ascoli non potevo più andare in D. Col mio agente ci siamo guardati intorno per l’estero, pensavo alla Svizzera ma alla fine tramite un suo con tatto russo è nata questa opportunità in Lettonia. Ho trovato un club molto organizzato, volevano che restassi fino a fine campionato a novembre ma ho preferito tornare in Italia e accettare la chiamata del Carpi. Ero a mezz’ora da Riga, una città molto bella, anche se spesso mi ritrovavo solo quindi nei 4 mesi ho pensato solo al calcio. Avevo già una buona base di inglese e l’ho migliorato molto perché era l’unico modo per comunicare. Alla fine è stata un’esperienza positiva sia di vita che calcistica, ai miei ex compagni ho fatti i complimenti per la promozione qualche giorno fa".

Dal campo. Nell’allenamento di ieri si è fermato Boccaccini per un leggero risentimento muscolare: le condizioni del centrale difensivo verranno valutate in queste ore (pronto Cestaro al suo posto), stessa cosa per Laurenti, che è rientrato in gruppo con Ferraresi ma si è nuovamente fermato.

Davide Setti